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Migranti, le nuove regole: pugno duro del governo contro gli ingressi illegali

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Un cambio netto di prospettiva sulla lotta agli ingressi illegali. Con il Consiglio dei ministri di lunedì 18 settembre il governo italiano usa il pugno duro contro "l’immigrazione illegale di massa" e "i trafficanti di esseri umani". Una "lotta" che, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, è "una battaglia epocale per l’Italia e per l’Europa. Da questo punto di vista dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti. Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo".

 

A favore dell'"immigrazione illegale di massa" è anche il Pd che "prevede, sostanzialmente, l’accoglienza di chiunque arrivi per poi provare a chiedere la redistribuzione in Europa. È sempre stata indifendibile la linea italiana di chiedere all’Europa di accogliere gli immigrati illegali che l’Italia faceva entrare mentre gli altri controllavano i propri confini, ma diventa addirittura un boomerang in questa epoca storica".

 

Le nuove regole prevedono una "modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee: 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi", ha detto Meloni nel corso del cdm. "Inoltre -ha reso noto- daremo oggi mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali. Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane. Due proposte che saranno inserite nel DL Sud per renderle immediatamente efficaci".  Norme che saranno seguite da un nuovo decreto, la settimana prossima, dedicato ai minori non accompagnatì. 

 

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