Meteo, "tanta pioggia". Giuliacci: la data da segnare in rosso
Dopo la rimonta anticiclonica e il ritorno del gran caldo, il colonnello Mario Giuliacci, attraverso la diffusione dell'ultimo bollettino meteo, annuncia l'arrivo di una nuova perturbazione. Presto, infatti, la pioggia bagnerà diverse regioni della penisola italiana. Dove sarà necessario usare l'ombrello ed evitare di programmare giornate all'aria aperta? L'esperto assicura che i territori più colpiti dal maltempo saranno, ancora una volta, quelli settentrionali. L'instabilità, tuttavia, si estenderà.
"Si scatenano all'improvviso". Italia spaccata, a cosa dobbiamo stare attenti
Come si legge sul sito meteogiuliacci.it, sebbene la settimana sia iniziata con una "perturbazione atlantica" che sta interessando soprattutto il Nord, la prossima sarà di certo peggiore. Temporali e piogge domineranno le previsioni meteo. L'esperto spiega che già negli ultimi giorni si attendeva la fine del caldo e del tempo soleggiato. "In base alle mappe" - scrive il meteorologo - "si attendevano rovesci e temporali più numerosi e diffusi". Dove arriverà la pioggia? "La pioggia bagnerà diverse regioni, e in particolare le Alpi, le Venezie, il Levante Ligure e l'Alta Toscana, con temporali che, specie sulle zone alpine, potrebbero risultare localmente intesi".
Quando arriva la "prima vera perturbazione autunnale". Giuliacci spiazza tutti
Per la giornata di mercoledì previsto un tempo "più stabile e asciutto". Ma durerà poco. Giuliacci avvisa: "Già nella seconda parte di mercoledì una nuova perturbazione si affaccerà alle porte dell'Italia: tra pomeriggio e sera torneranno quindi le piogge al Nordovest e in Sardegna, preludio al deciso peggioramento atteso per il giorno successivo", si legge sul sito. Diffuso maltempo per la giornata di giovedì 21, "con acquazzoni e temporali sparsi che bagneranno gran parte del Nord e le regioni tirreniche". Temporali e acquazzoni anche venerdì 22, "con nuove piogge concentrate soprattutto al Nord e Toscana". Tempo d'autunno? I venti freschi e il calo delle temperature suggerirebbero proprio di sì.