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Lagarde, è guerra con i governatori Bce: scatta il sequestro dei cellulari

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La Banca centrale europea ha alzato i tassi per la decima volta consecutiva, portando quello principale dal 4,25% al 4,5%. E non è escluso che, entro la fine dell’anno, possa esserci un ulteriore ritocco. A poco sono serviti i consigli di alcuni governatori che hanno suggerito maggiore prudenza. Ora, Christine Lagarde ha dichiarato guerra a chi diffonde notizie all'esterno prima di una decisione di politica monetaria ufficiale. Stando a quanto riferito da Reuters, la presidente avrebbe sequestrato i telefoni cellulari dei suoi colleghi durante la riunione di questa settimana, rimproverandoli per aver divulgato informazioni di estrema importanza. 

 

 

Secondo l'agenzia di stampa britannica, infatti, quando il direttivo si è riunito mercoledì scorso, è stato chiesto ai 26 consiglieri, compresi i banchieri centrali dell'Eurosistema, di consegnare i telefoni cellulari, poiché si stava per dichiarare la tedesca Claudia Buch come nuovo capo della Vigilanza al posto dell'italiano Andrea Enria. I telefoni, infatti, sono stati restituiti solamente dopo aver annunciato la nomina ufficiale. 

 

 

Il motivo di questa scelta? La fuga di notizie legata alla nomina di Enria nel 2018, quando Mario Draghi era al round finale del suo mandato. Il sequestro è stato predisposto dopo che martedì scorso Reuters aveva reso note le nuove stime di inflazione della Bce per il 2024. È risaputo i consiglieri Bce, così come gli alti funzionari della Commissione Ue, anticipino alla stampa quale piega possano prendere le riunioni. Tuttavia, è possibile che questo sia solo uno dei sintomi di vere e proprie frizioni azionisti con la maggioranza del consiglio direttivo della Bce. 

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