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Prezzi benzina, il costo schizza sopra i 2 euro. E spunta la social card

Emanuele Peconi
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Ritorno dalle vacanze traumatico per le famiglie italiane. All’aumento del costo della vita, complici anche i tassi di interesse che la Bce non ha alcuna intenzione di abbassare, si aggiunge il problema del caro carburante, con la benzina che ritorna a toccare quota 2 euro al litro, molto spesso superandola. È quanto emerge dall’elaborato di «Quotidiano Energia» in merito ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle imprese e del made in Italy. Il prezzo medio della benzina in modalità self è 1,99 euro al litro (1,985 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,977 e 2,002 euro al litro. Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,913 euro al litro (rispetto a 1,902), con le compagnie tra 1,910 e 1,926 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,122 euro al litro (2,116 il dato precedente), con punte fino a 2,203 euro al litro. La media del diesel servito è 2,047 euro al litro (contro 2,036), con picchi fino a 2,127 euro al litro.

 

 

Il governo è al lavoro per contrastare gli aumenti, soprattutto per i meno abbienti, e sta pensando di introdurre una nuova social card sul modello dell’iniziativa «Dedicata a te» per la spesa alimentare. Da stabilire ancora il valore del bonus, che dovrebbe aggirarsi tra i 150 e i 200 euro. Un aiuto per le famiglie più in difficoltà, quindi, che sarebbe assegnato in maniera automatica a chi rientrerebbe nei requisiti, senza necessità di presentare domanda. Sulla possibilità di un bonus carburante dal governo si è detto favorevole Giuseppe Sperduto, presidente Faib, l’associazione che riunisce i gestori dei carburanti di Confesercenti: «Ogni misura a favore di chi è in difficoltà è benvenuta. Per questo Faib ha aderito anche alla Carta "Dedicata a te", la misura introdotta dal ministero dell’agricoltura per i nuclei familiari in stato di bisogno. Ma c’è da chiedersi quanto sia efficace un bonus benzina se poi i consumatori si trovano a dover subire rincari su altri fronti, ad esempio alimentari ed altri beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce. Riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso, ma è una soluzione tampone». Il presidente Faib conclude poi con una controproposta: «A nostro parere si deve tornare a ragionare sull’accisa mobile, ossia il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito erariale, legato agli aumenti dei carburanti, per ridurre le accise».

 

 

Continua a salire il prezzo del petrolio, con il Brent che raggiunge quota 94,15 euro al barile (+0,49%), mai così alto da dieci mesi a questa parte. In aumento anche il Wti, che sale a 90,96 dollari al barile, quasi un punto percentuale in più.

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