Migranti, dietrofront della Germania: riattivata l'accoglienza dall'Italia
Passo indietro di Berlino sui migranti: la Germania prevede di riavviare il meccanismo volontario di accoglienza di richiedenti asilo provenienti dall’Italia. Ad assicurarlo è stata la ministra dell’Interno della Germania, Nancy Faeser, intervenendo nella tarda serata di ieri su Ard. La sospensione, ha aggiunto, è stata determinata dal fatto che l’Italia "non ha mostrato la volontà di riprendere i migranti secondo i termini di Dublino". "È chiaro ora, ovviamente, che assolveremo al nostro obbligo di solidarietà", ha detto la ministra.
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Mercoledì scorso il governo tedesco aveva affermato che non erano più previste "ammissioni" per "problemi" con le cosiddette regole di Dublino che stabiliscono che i richiedenti asilo debbano - salvo alcuni casi eccezionali - presentare la loro domanda nel primo paese dell’Ue in cui sono stati registrati. La Germania aveva inizialmente promesso di accogliere 3.500 richiedenti asilo provenienti dai paesi più in difficoltà, ma a oggi sono meno di 1.700 quelli accolti (un migliaio dall'Italia).
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"Non credo basti più l’Europa. Il tema delle migrazioni deve essere affrontato dalle Nazioni Unite. Ormai la polveriera Africa è esplosa, c’è bisogno di una cooperazione internazionale"; ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a Libero in cui ha affrontato le decisioni di Germania e Francia, che si sono mosse per chiudere i confini. "Da Nord a Sud, via terra e via mare, il fenomeno migratorio sta investendo l’Italia. E non è solo un problema di sicurezza. Ridurre a questo tema l’emergenza che stiamo attraversando non inquadra il vero problema", afferma Tajani, "I paesi dell’Europa da soli non possono farcela. È troppo ampio il fenomeno. Credo che Francia e Germania inizino a comprendere la vastità del problema. Non è più una questione di migrazioni interne. Non è più una questione di ’Dublino', che ormai è superata. Il problema è quello che sta accadendo in Africa".