Meteo settembre, la data dell'ultima fiammata africana. Giuliacci: ma poi...
Un meteo sulle montagne russe quello che sta caratterizzando questi giorni di metà settembre tra caldo estivo e assaggi di autunno, sole e rapidi passaggi temporaleschi. Secondo gli esperti del colonnello Mario Giuliacci il fine settimana si preannuncia dinamico dal punto di vista meteorologico, con l'arrivo di un fronte temporalesco che attraverserà l'intera Italia. Un nuovo peggioramento che colpirà principalmente il Centro-Nord. Sabato 16 settembre, l'instabilità sarà più evidente nelle regioni del Piemonte, della Liguria e della Toscana, dove si prevedono accumuli di pioggia tra i 40 e i 50 millimetri. Nel corso delle ore successive, il fronte temporalesco si estenderà anche alle Alpi, al Veneto, alla Romagna, all'Umbria e alle Marche si legge su MeteoGiuliacci.it. Al contrario, il Sud sarà risparmiato dal maltempo, godendo di condizioni stabili con cieli sereni e temperature superiori alla media.
Domenica 17 settembre, la situazione subirà un cambiamento significativo, con le perturbazioni che si sposteranno verso i Balcani, riportando il sereno sull'Italia e causando un rapido aumento delle temperature. L'inizio della settimana successiva vedrà il ritorno dell'anticiclone, che avrà un impatto su gran parte del bacino Mediterraneo. Ci attendiamo un netto aumento delle temperature dovuto all'arrivo di masse d'aria provenienti dal deserto del Sahara, con massime che supereranno diffusamente i 30°C, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori. In alcune aree interne e lungo le vallate, le temperature potrebbero raggiungere picchi di 35°C.
Tuttavia, secondo gli ultimi modelli meteorologici, sembra possibile che all'inizio della terza decade di settembre si verifichi un cambiamento drastico delle condizioni atmosferiche, spiegano gli esperti di Giuliaccci. Una vasta area di bassa pressione proveniente dal Nord Atlantico potrebbe estendersi verso il bacino Mediterraneo, causando un periodo di maltempo molto intenso. L'interazione tra correnti fredde e instabili e il calore del mare italiano potrebbe favorire la formazione di un'area di bassa pressione con il rischio di fenomeni meteorologici intensi.