stato dell'unione
Von der Leyen arruola Draghi, colpo di scena nell'ultimo discorso sullo stato dell’Unione
Ursula von der Leyen davanti alla plenaria del Parlamento Ue, a Strasburgo, ha pronunciato il suo ultimo Discorso sullo Stato dell’Unione per questa legislatura da presidente della Commissione europea. Le elezioni europee daranno "un’occasione per i cittadini europei per riflettere sulle stato dell’Unione, ma anche per decidere quale futuro vogliono per l’Europa", ha detto rilancia la propria candidatura alla guida dell’Ue. A sorpresa è arrivato poi l'annuncio con cui Von der Leyen ha fatto sapere di aver chiesto a Mario Draghi, "una delle menti economiche più grandi d’Europa", di preparare un report sul futuro della competitività europea perché "l’Europa farà tutto il necessario (whatever it takes dice Von der Leyen, la famosa frase di Draghi nel luglio del 2012, ndr)".
Sempre in campo economico "Christine Lagarde e la BCE stanno lavorando sodo per tenere sotto controllo l’inflazione: come sappiamo, ci vorrà tempo per tornare all’obiettivo a medio termine", ma "la buona notizia è che l’Europa ha iniziato ridurre i prezzi dell’energia". "Abbiamo approfittato della crisi per investire massicciamente nelle energie rinnovabili, abbiamo usato la massa critica dell’Europa per garantire l’approvvigionamento energetico", ha detto von der Leyen, "dobbiamo quindi capire come riprodurre questo modello di successo anche in altri campi".
Sulla guerra in Ucraina von der Leyen condanna di nuovo l’invasione, "un atto contrario ai principi fondativi dello Statuto delle Nazioni Unite" e denuncia come la Russia "stia beneficiando dei golpe nel Sahel (in Sudan e in Niger, ndr)", e l’Unione europea deve mostrare "nei confronti dell’Africa la stessa unità di intenti che abbiamo dimostrato nei confronti dell’Ucraina". E anche una "nuova legislazione sull’immigrazione", dato che "l’attuale risale ormai a venti anni fa".