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Migranti, ecco tutti i numeri degli arrivi dalla Tunisia: 74mila persone e 2.100 barche

Dario Martini
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Dall'inizio dell'anno sono arrivati in Italia 113.890 migranti. La maggior parte provengono dalla Tunisia, ormai il principale Paese da cui partono barche e barchini diretti in Italia, soprattutto a Lampedusa. Per comprendere il fenomeno di cui stiamo parlando occorre fornire alcuni dati esemplificativi. Allo stato attuale, la Tunisia ha ormai sorpassato la Libia che fino all'anno scorso era il primo Paese di partenza. Dal primo gennaio dalla Tunisia sono arrivati 74.560 migranti, una media di 308 al giorno, rispetto ai 15.653 del 2022, con un incremento del 376%. Quelli fermati dalle autorità tunisine sarebbero 45.610. In totale sono state utilizzate 2.108 imbarcazioni, di cui 1.670 barchini, 208 gommoni, 15 pescherecci, 11 barconi e 210 non identificate, a dimostrazione che si tratta quasi sempre di natanti poco solidi e robusti. A tentare il viaggio della speranza sono soprattutto gli ivoriani (9.079) e i guineani (8.908), i tunisini 5.137. A dimostrazione che i cittadini tunisini rispetto al totale sono molto pochi. La maggior parte dei migranti proviene dall'area sub-sahariana.

 

 

Come detto, qualcosa si muove sul fronte dell'impegno del governo di Kais Saied. Ma la Tunisia, prima di mettere il massimo sforzo nel bloccare i migranti diretti in l’Italia, vuole vedere i soldi. I cento milioni promessi dall’Unione europea con il memorandum d’intesa di luglio non sono ancora arrivati nelle casse di Tunisi. Ciò non significa che nel frattempo nulla sia cambiato. Rispetto all’anno scorso il Paese africano ha bloccato il 171% di profughi in più. Nei primi dieci giorni di agosto l’unità della Guardia nazionale con base a Sfax (130 chilometri da Lampedusa) ha intercettato e bloccato tremila migranti, il 90% dei quali sub-sahariani, il restante 10% tunisini.

 

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