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Meteo, caldo record con Caronte: picchi di 40 gradi e notti tropicali, ecco dove

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Angela Bruni
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L’Italia è nuovamente stretta nella morsa del caldo. L’anticiclone Nerone sta raggiungendo in queste ore la massima potenza e porterà picchi di 40 gradi, notti tropicali e afa, per l’ondata di caldo più intensa dell’estate 2023. Saranno 16 le citta da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona. Bollino arancione, invece, per Venezia e Viterbo. In giallo: Ancona, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Messina, Pescara, Reggio Calabria.

L’ondata di caldo africano provocata dall’Anticiclone Nerone sta favorendo anche alcuni record: alla stazione di radiosondaggio di Novara Cameri, alla quota di 5.328 metri - come riporta IlMeteo.it- è stato raggiunto lo zero termico, superando in questo modo il record della Svizzera che nella notte tra il 20 e il 21 agosto a Payerne ha registrato lo zero termico a 5.298 metri, il valore più alto dal 1954, quando hanno iniziato le loro misurazioni. Significative anche le termiche registrate a quota 2100 metri, con oltre 23° e punte di 39° in Valle d’Aosta ad una quota di quasi 900 metri. Osservati speciali i ghiacciai e il mondo dell’alta quota. Due giorni fa infatti alle 17.30 sulla Marmolada il termometro ha toccato i 14 gradi, la temperatura più alta degli ultimi 10 anni. Il dato è stato registrato a Punta Penia a 3.343 metri dalla strumentazione della piattaforma Marmoladameteo. Il 3 luglio dell’anno scorso, giorno del collasso di parte del ghiacciaio che causò la morte di 11 alpinisti, il termometro segnava +12,7 gradi.

 

Secondo le previsioni oggi sulle regioni del Nord Est, a causa dell’anticiclone nordafricano posizionato sull’Italia, potrebbe portare la quota dello zero termico oltre i 5.000 metri. A lanciare l’allarme è Massimiliano Fazzini, climatologo Sigea Società Italiana di Geologia Ambientale) - Università di Camerino - che spiega come a causa del caldo «in questo momento tutti i ghiacciai italiani in questo momento sono sottoposti a uno stress termico molto forte che ne provoca una rapidissima fusione». Fazzini spiega che è impossibile prevedere il comportamento dei ghiacciai a queste temperature «semplicemente perché le temperature di questi giorni non si sono mai toccate». Al Sud, invece, farà caldo con temperature sopra la media (eccetto la bassa Sicilia), ma senza particolari eccessi e in misura decisamente minore rispetto al Nord.

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