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Migranti, nuovi criteri di distribuzione: in quali regioni aumenteranno

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Cambia il sistema di accoglienza e gestione dei migranti. A illustrare il piano del Viminale è il Corriere della sera che rivela in un retroscena i nuovi criteri di distribuzione: non conterà più "in via esclusiva in proporzione rispetto alla popolazione residente". Ma "d’ora in poi solo in una quota del 70%, perché il restante 30% sarà calcolato anche in relazione alla superficie del territorio".  La novità contenuta in una circolare che il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti è destinata ad avere un impatto sulla distribuzione dei richiedenti asilo nel territorio nazionale.  Nelle prossime settimane potremmo assistere infatti a un aumento di trasferimenti in regioni con minore densità abitativa, come Sardegna e Basilicata, e un alleggerimento ad esempio della Lombardia. "Le decisioni finali spettano comunque al Viminale in virtù di riscontri oggettivi sulla situazione nei territori interessati dalla distribuzione", si legge nell'articolo.

 

Altra novità riguarda i Cas (Centri di accoglienza straordinaria): per assicurare un turn over delle presenze è previsto un "censimento delle posizioni" per verificare se abbiano ancora i requisiti necessari per essere assistiti. Molti migranti vivono nei Cas da anni, lavorando all'esterno, spiega il Corriere. Nella circolare del Viminale inviata ai prefetti, al Dipartimento di pubblica sicurezza e alla Commissione nazionale per il diritto di asilo, "viene ribadita la massima assistenza a chi è «privo di mezzi sufficienti a garantire una qualità di vita adeguata al sostentamento proprio e dei propri familiari», ma anche di farla cessare subito per chi è in possesso del permesso di soggiorno, chi ha ottenuto la protezione internazionale, chi ha un reddito minimo garantito". 

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