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Bufera nell'esercito, Vannacci rimosso dall'incarico dopo le polemiche

Lo Stato maggiore dell’Esercito lo ha rimosso da capo dell’Istituto geografico militare di Firenze ma il generale Roberto Vannacci, autore del discusso libro «Il mondo al contrario» e ora a disposizione del comando delle forze operative terrestri, non intende fare alcun passo indietro.

«Non vedo perché dovrei, non immaginavo certo tutto questo polverone per un libro in cui esprimo i miei pensieri, senza offendere o diffamare nessuno - ha detto ai microfoni di Rete4 - Chi, come me, indossa una divisa ricopre un ruolo istituzionale ma la libertà di parola è garantita dalla Costituzione e da militari siamo solo tenuti al rispetto di certe regole. Io combatto il pensiero unico - ha aggiunto Vannacci - sono libero di criticare gli operai, i professori, i carabinieri ma se dico qualcosa, ad esempio, contro gli omosessuali provoco reazioni che, a ben vedere, danno ragione alle tesi espresse nel mio libro. Omosessuali "non normali"? Io scrivo che rappresentano una porzione minoritaria della società e come tali escono dai canoni della normalità. Io stesso rifuggo dai canoni della normalità, mi trovo in loro buona compagnia. Ma è solo una considerazione statistica, nessuna offesa».

E ancora: «La promozione dell’odio? Anche questo concetto è stato travisato. L’odio è un sentimento, come l’amore, io dico che è lecito provare odio per qualcuno ma questo non significa istigare alla violenza». L’ex comandante della Folgore ha anche spiegato di non voler assolutamente replicare «a quelle che sono decisioni gerarchiche» sulla sua rimozione: «Risponderò nelle sedi e nei tempi opportuni, indicati dalle mie sedi di comando».