Migranti, sbarchi raddoppiati nel 2023. Stretta sulle espulsioni: il piano di Piantedosi
Gli sbarchi di migranti sono più che raddoppiati nel 2023. Il dato emerge dal consueto dossier di Ferragosto del Viminale sui primi sette mesi dell'anno. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha annunciato: "Contiamo di fare un provvedimento entro settembre di rafforzamento del sistema della sicurezza con maggiori assunzioni e maggiori risorse finanziarie. Sul punto specifico dell’immigrazione potenzieremo il sistema delle espulsioni soprattutto di persone che si sono rivelate pericolose; e metteremo risorse e procedure più veloci per la realizzazioni di Cpr, i centri presso i quali vengono trattenuti gli irregolari da espellere", ha detto l'esponente del governo di Giorgia Meloni.
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Piantedosi ha spiegato che il Viminale "si raccorderà con il ministero della Giustizia, per definire un testo che sottoporrà all’attenzione inter-ministeriale - ha detto al Messaggero - Con l’obiettivo, appunto, di approvare entro settembre il nuovo decreto. Già abbiamo ottenuto nell’ultimo anno un incremento delle espulsioni del 30 per cento. Vogliamo elevare questa percentuale". Un nuovo provvedimento, insomma, dopo il Decreto Cutro, che a giudizio del ministro ha funzionato: "Noi abbiamo esteso la rete di primissima accoglienza in Calabria e in Sicilia, cioè nei luoghi di primo sbarco, e questo ci ha consentito una gestione più ordinata del fenomeno. I primi effetti dell’applicazione del decreto Cutro ci incoraggiano a continuare su questa linea".
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Tra i dati del dossier emerge inoltre che le operazioni contro la criminalità organizzata sono aumentate del 35,56%. Nella relazione si ricorda anche l’arresto dei due superlatitanti Matteo Messina Denaro e Pasquale Bonavota. In particolare, le operazioni contro le mafie sono state 61 tra il 1 gennaio e il 31 luglio di quest’anno, a fronte di 45 nello stesso periodo del 2022. Aumentate anche le operazioni antidroga, che passano da 10.922 a 11.597 (+6,18%). Complessivamente, il numero di beni sequestrati e confiscati è passato da 9.316 a 10.178. Incremento anche del numero dei beni assegnati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che crescono del 126,85%.