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Segre-Seymandi, "donne con la coda di paglia". Bernardini De Pace a valanga

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Annamaria Bernardini De Pace è l'avvocato matrimonialista più famoso d'Italia e il suo commento sulla storia dell'estate, il matrimonio saltato della Torino bene, ha fatto discutere. Il banchiere torinese Massimo Segre è stato un genio, ha detto in un video. Lunedì 14 agosto l'esperta di diritto di famiglia torna a parlare in un lunga intervista a Libero: "Cristina Seymandi non la difenderei mai. Difenderei Massimo Segre tutta la vita, anche gratis", afferma. Il video in cui l'uomo accusa l'ormai ex compagna di vita e negli affari di tradimento, mandando all'aria le nozze programmate, ha fatto il giro degli smartphone degli italiani. Ma "Segre non ha messo in campo una vendetta bensì un bisogno insuperabile di chiarezza - analizza Bernardini De pace - Nell’ambito di una festa privata ha radunato gli amici che facevano parte della vita sua e di Cristina per raccontare loro tutto ed evitare di affidarli alla narrazione di Cristina, ipotizzando che lei non sarebbe stata del tutto sincera. E io non penso di sbagliare dicendo questo perché chi tradisce non è mai sincero. Per tradire la menzogna è necessaria".

 

Ma il video non è stato una gogna? "Non penso che lui immaginasse potesse diventare virale. Ha colto semplicemente l’occasione per chiarire una vicenda della quale era stato messo al corrente probabilmente da un amico, anche se pare che siano stati proprio i figli di Massimo a farlo", rivela l'avvocato che viene definito "totalmente devastato" da non aver pensato di potere far male a qualcuno: "La figlia prima o poi avrebbe saputo che la madre tradiva. La colpa è sempre del traditore e non di chi rivela il tradimento".

 

L'idea che i panni sporchi si debbano lavare in casa è sbagliata: "Questa frase mi ha sempre fatto schifo. Sono contro l’ipocrisia", spiega l'avvocato che su Segre sorprende tutti: "Lo sposerei all’istante perché è un uomo che mi dà fiducia, perché intelligente, creativo. Un uomo onesto che sente il dolore del tradimento, che si indigna per la mancanza di rispetto della fiducia, che non si vergogna di dire di essere un cornuto come la maggior parte degli uomini", ha detto sottolineando l0ipocrisia delle donne che lo hanno accusato di violenza: "Questa solidarietà alla traditrice è uno schifo. Secondo me queste sono tutte donne con la coda di paglia. Se questa identica sceneggiata l’avesse fatta una donna, oggi, questa donna, arriverebbe a diventare Presidente della Repubblica, portata a braccio da tutte le donne d’Italia. È così perché le donne in Italia, diversamente dai paesi europei più avanzati, proteggono le donne solo perché sono donne, non perché sono nella ragione e nel torto".

E Seymandi? "Cristina ha tutto il diritto di intentare una causa, per diffamazione ma sono certa possa perderla. Primo perché non è stato Massimo a far girare il video; secondo lui l’ha detto nell’ambito di una cerchia di amici. È vero che bastano tre persone per la causa di diffamazione, ma lui ha spiegato il motivo per cui lo ha fatto". In ogni caso, se Seymandi chiedesse di essere difesa "non lo farei mai" mentre Segre "anche gratis". 

 

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