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Lavoro, sei dipendenti su dieci scontenti: troppi rincari e stipendi insufficienti

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Luigi Frasca
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In occasione dell’incontro fra Governo e opposizioni che si è tenuto ieri sul tema del salario minimo, The Adecco Group evidenzia i risultati della ricerca Global Workforce of The Future, in cui emerge che per il 61% dei lavoratori l’attuale stipendio non è sufficiente per far fronte ai rincari dell’inflazione e che il 46% ha scelto il proprio attuale lavoro in base allo stipendio e ai benefit offerti. In relazione alla misura in discussione, da un sondaggio del gruppo emerge che più di 8 intervistati su 10 si dichiarano favorevoli all’introduzione del salario minimo. In particolar modo, il 79% lo considera uno strumento per garantire maggiore equità e il 9% si dichiara favorevole purché sia al contempo incentivata la produttività delle aziende. Il 5% rimane più scettico, evidenziando che il tema deve entrare nella contrattazione collettiva attraverso una trattativa con i sindacati. Contrario invece il 7% per cui il tema non rappresenta una priorità per il Paese.

 

 

Allo scopo di garantire una maggiore progressione nelle carriere e quindi accedere a compensi economici sempre più soddisfacenti, The Adecco Group evidenzia che risulta sempre strategico investire in percorsi di upskilling e reskilling dei lavoratori. Questi non solo permetteranno di garantire l’occupabilità nel lungo periodo, ma metteranno i professionisti nelle condizioni di crescere ed essere maggiormente soddisfatti del loro ambiente di lavoro.

 

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