Michela Murgia, tensione ai funerali a Roma: "Comunisti di m..."
Una piazza del Popolo piena per l'ultimo saluto a Michela Murgia nonostante il caldo. I funerali nella Chiesa degli Artisti sono celebrati da don Walter Insero, tra la folla anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, e una folta rappresentanza di famiglie Arcobaleno. Sotto le arcate della Chiesa trovano riparo alcuni rappresentanti dell’Anpi, con foulard e bandiere tricolori. Palloncini raffiguranti coloratissimi cavallucci marini si elevano nell’aria, mentre un signore orgoglioso sfoggia un cartoncino con la scritta ’Grazie Michela'. Tra i volti noti, Concita De Gregorio, la coppia formata da Francesca Pascale e Paola Turci, Ritanna Armeni, Roberto Saviano e tutta la famiglia "queer", come la definiva Murgia.
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In chiesa non ci sono fiori, secondo quanto disposto dalla stessa scrittrice scomparsa a 51 anni per una grave malattia, tanto che è stata rimandata indietro anche la corona di fiori del Comune di Roma. Secondo quanto appreso da LaPresse da fonti della famiglia, Murgia non voleva fiori recisi in chiesa. Tutti i cuscini di fiori mandati da diverse autorità, dal sindaco al Comune, sono rimasti fuori sul sagrato.
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Non è mancato un momento di tensione, quando un uomo di circa 50 anni ha gridato alla folla sul sagrato: "Comunisti di m***a. Viva la Meloni". La folla ha cominciato rumoreggiare e dirigendosi da dove era arrivata quella voce, poi la situazione torna tranquilla. L’uomo è stato poi avvicinato dagli agenti della Polizia locale.