Dossieraggio, la difesa del finanziere indagato: “Mai fatto nulla o divulgato notizie”
“Il mio assistito non ha mai fatto alcun dossier, ha sempre fatto il suo lavoro nel rispetto delle regole”. Non ha dubbi, nel suo intervento all’ Adnkronos, l’avvocato Massimo Clemente, difensore di Pasquale Striano, l’ufficiale della Guardia di Finanza indagato per accesso abusivo a sistema informatico nell’inchiesta trasferita da Roma a Perugia. Un’indagine nata dopo l’esposto presentato dal ministro della Difesa Guido Crosetto a seguito della pubblicazione sulla stampa di notizie riservate relative alla sua precedente attività professionale.
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“Siamo colpiti dal clamore che ha assunto questa vicenda. Abbiamo appreso dalla stampa che l’indagine dalla procura di Roma è stata trasferita a quella di Perugia. Davanti ai magistrati di piazzale Clodio - spiega il penalista interpellato dall’agenzia di stampa - il mio assistito ha reso un interrogatorio dove ha fornito la sua versione dei fatti e non ha difficoltà a farlo nuovamente davanti ai pm di Perugia. Ora confidiamo che il lavoro della magistratura sia rapido per poter dimostrare che non ha commesso alcun reato, ha sempre svolto il suo compito con rigore, senso del dovere e non ha mai divulgato notizie a terzi”.
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Il legale respinge tutte le accuse a seguito di numerose ricostruzioni apparse sui giornali: “Il suo lavoro era investigare, lo fa da quasi trent’anni. Faceva parte di un gruppo che si occupava di indagini sulla criminalità organizzata. E se nel corso delle attività si è imbattuto in nomi di politici il suo lavoro è sempre stato sottoposto al vaglio dell’autorità giudiziaria. Non ha mai usato le indagini - ribadisce il difensore del finanziere - per attività di dossieraggio”.