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Venezia "patrimonio in pericolo". La proposta dell'Unesco contro turismo e clima

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L'Unesco ha consigliato di inserire Venezia nella lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo. "Il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa rischiano di provocare cambiamenti irreversibili all'eccezionale valore universale" della città, ha rilevato il World Heritage Centre, ramo dell'organizzazione. Questa raccomandazione, per essere tramutata in realtà, dovrà però ricevere a settembre il voto da parte degli Stati membri dell'organismo Onu. 

 

 

Che Venezia sia, più di altre, una città da tutelare non è un fatto nuovo. Già due anni fa, infatti, era stata chiesta l'iscrizione nella cosiddetta "danger list", poi evitata in extremis da una serie di misure adottate per preservare la città soprattutto dopo i livelli record dell'acqua alta raggiunti nel 2019. Tra questi provvedimenti, c'era anche la messa in funzione del sistema Mose. Poi è arrivata la decisione del governo di vietare l'accesso alle grandi navi nel canale San Marco per contenere il fenomeno del turismo di massa e soprattutto la promessa di varare un ambizioso piano di conservazione della città lagunare.

 

 

Ora è l'Onu ad attirare l'attenzione con una richiesta ben precisa. Secondo il World Heritage Centre, le misure assunte fino a oggi per lottare contro il deterioramento della situazione a Venezia non sarebbero sufficienti a causa tanto del turismo di massa quanto dei cambiamenti climatici. "Venezia nel suo insieme è uno straordinario capolavoro architettonico perché anche il più piccolo monumento racchiude opere di alcuni tra i più grandi artisti al mondo come Giorgione, Tiziano, Tintoretto Veronese e altri", spiega l'organismo in una nota. L'obiettivo, attraverso questa richiesta, sarebbe quello di suscitare "un più forte impegno e una più vasta mobilitazione degli attori locali, nazionali e internazionali". 

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