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Meteo, Sottocorona: "Cambiate le regole del gioco", cosa c'è dietro la strage di alberi

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Fenomeni meteorologici sempre più intensi stanno interessando l'intera penisola italiana e sul web, da giorni, girano foto di alberi spezzati e a terra. Il Nord, stravolto dal maltempo, ha dovuto fare i conti con pioggia e grandine. A causa dei forti venti, poi, la maggior parte della vegetazione dei territori colpiti è stata distrutta e ha danneggiato, a catena, edifici e macchine. Il pericolo è che gli alberi, cadendo, possano mettere in pericolo la vita dei cittadini. A spiegare le cause di questi eventi spiacevoli è stato Paolo Sottocorona. Attraverso un video, il meteorologo ha avanzato una tesi interessante. 

 

 

"In questi ultimi tempi abbiamo visto molte manifestazioni di come la natura ci può colpire o di come si comporta in un ambiente evidentemente un po' cambiato. Siccità, alluvioni, tempeste, grandinate, incendi. Se le regole del gioco cambiano, noi dobbiamo in qualche modo cambiare, ci dobbiamo adattare. Come? Beh, per certe cose come gli incendi, a parte mettere in galera quelli che li appiccano... ci sono anche incendi spontanei": così Sottocorona ha commentato i nubifragi che negli ultimi giorni hanno messo in ginocchio le regioni settentrionali.

 

 

Poi l'esperto ha cambiato il focus del discorso, concentrandosi sulla strage di alberi: "In particolare, una cosa mi ha colpito in questi ultimissimi giorni: questa strage di alberi all'interno delle città hanno fatto anche vittime. È normale che cadano così tanti alberi? Se l'intensità del vento mediamente aumenta, è evidente, sì, succede. Dovrà succedere per forza. L'impressione è che questi alberi non siano più adatti a nuove situazioni meteorologiche, a nuove intensità dei venti che, quando diventano forti, diventano sempre più forti". Ecco la soluzione: "Cosa possiamo fare noi per questo problema grosso? Da una parte si dice giustamente che, per ridurre le isole di calore, bisogna aumentare il verde, ma se poi gli alberi rappresentano questo pericolo? La natura come si difende?", ha chiesto ai suoi telespettatori.

 

 

Mostrando una foto di alcuni alberi in Patagonia, Sottocorona ha sottolineato quanto l'altezza sia un fattore importante: "Gli alberi sono piegati dal vento. Un albero che si piega, non si spezza. Allora forse, se l'albero è alto la metà, la forza del vento non riesce a spezzarlo perché serve il doppio della forza. Allora alberi potati diversamente, tipi di alberi diversi". "La natura qualcosa ci suggerisce. Noi dobbiamo capire come cambiare le regole del gioco. Non è possibile che alla prima tempesta cadano gli alberi. Il primo obiettivo è quello della sicurezza. La sicurezza è un modo per guardare tutte le cose", ha concluso. 

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