Meteo, luglio 2023 "il mese più caldo di sempre". Ricerca Onu lancia l'allarme
Il mese che sta per terminare potrebbe essere "il più caldo di sempre". Dopo il dato su giugno, che ha fatto discutere e ha acceso il dibattito sul meteo e sul cambiamento climatico, arriva la nuova comunicazione dell’Organizzazione meteorologica mondiale, l’agenzia meteo-climatica delle Nazione Unite, e Copernicus, secondo cui luglio 2023 si avvia a essere il più rovente di sempre. Ma cosa vuol dire? Secondo la ricerca le prime tre settimane del mese in corso, infatti, sono state le tre settimane più calde mai registrate e il mese di luglio 2023 si avvia a essere non solo il luglio più caldo ma anche il mese più caldo mai registrato in assoluto in base alle rilevazioni di Copernicus, il sistema di osservazione da satelliti e non solo dell’Unione europea. Il 6 luglio la temperatura media globale media giornaliera dell’aria superficiale ha superato il record stabilito nell’agosto 2016, diventando così il giorno più caldo mai registrato, con il 5 luglio e il 7 luglio poco dietro nella classifica.
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Le elevate temperature che abbiamo affrontato nei giorni scorsi "sono state correlate a ondate di caldo in gran parte del Nord America, dell’Asia e dell’Europa, che insieme agli incendi in paesi come il Canada e la Grecia, hanno avuto un impatto importante sulla salute delle persone, sull’ambiente e sulle economie", segnalano l’agenzia meteo dell’Onu e Copernicus. La temperatura media globale ha temporaneamente superato la soglia di 1,5 gradi al di sopra del livello preindustriale durante la prima e la terza settimana del mese (rimanendo all’interno di un margine di errore). Vale la pena ricordare che +1,5 gradi è la soglia di sicurezza decisa alla Cop21 di Parigi del 2015 entro la quale contenere l’aumento medio globale delle temperature. Dal mese di maggio, la temperatura media globale della superficie marina è stata ben al di sopra dei valori precedentemente osservati per il periodo dell’anno, spiegano WMO e Copernicus, contribuendo così a un luglio eccezionalmente
caldo.
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Ma quando diciamo "sempre" cosa intendiamo? Secondo i dati del progetto di rianalisi ERA5 del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, il precedente luglio e mese più caldo mai registrati è stato il luglio 2019. I dati ERA5 completi per il mese saranno disponibili e pubblicati dal Copernicus Climate Change Service nel prossimo bollettino mensile dell’8 agosto. Non solo: l’OMM prevede una probabilità del 98% che almeno uno dei prossimi cinque anni si riveli l’anno più caldo mai registrato e una probabilità del 66% di superare temporaneamente i +1,5 gradi sopra della media 1850-1900 per almeno uno dei cinque anni a venire.
"Ciò però non significa che supereremo permanentemente il livello di 1,5 gradi specificato nell’Accordo di Parigi, che si riferisce a un riscaldamento a lungo termine per un periodo di molti anni", segnalano gli scienziati. "Le temperature da record fanno parte della tendenza a drastici aumenti delle temperature globali. Le emissioni antropogeniche sono in definitiva il principale motore di queste temperature in aumento", avverte Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service. Non solo: "è improbabile che quest’anno il record di luglio rimanga isolato, le nostre previsioni stagionali indicano che è probabile che le temperature sulle aree terrestri siano ben al di sopra della media», sottolinea Buontempo. «Il clima estremo che ha colpito molti milioni di persone a luglio è purtroppo la dura realtà del cambiamento climatico e rappresenta un assaggio del futuro", aggiunge Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione meterologica mondiale, "la necessità di ridurre le emissioni di gas serra è più urgente che mai. L’azione per il clima non è un lusso ma un dovere". In sintesi "in questa fase è praticamente certo che la temperatura media mensile completa per luglio 2023 supererà quella di luglio 2019 di un margine significativo, rendendo luglio 2023 il luglio più
caldo e il mese più caldo mai registrato".