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La Camera recluta ingegneri informatici: "Attacchi hacker già sventati"

Dario Martini
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 «È una forma di guerra ibrida e noi non possiamo farci trovare impreparati». Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati, coglie l’occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio con l’associazione stampa parlamentare per illustrare cosa sta facendo Montecitorio per fronteggiare il pericolo degli hacker. Un rischio concreto che non può in alcun modo essere sottovalutato. Lo sanno bene le istituzioni non solo italiane, ma di tutto il mondo occidentale, soprattutto dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ovvero da quando i pirati informatici hanno intensificato le loro incursioni. «Abbiamo firmato un protocollo d’intesa con l’agenzia di cybersicurezza nazionale e iniziato il reclutamento di ingegneri e tecnici informatici perché la questione della cybersicurezza è fondamentale e strategica per le istituzioni democratiche spiega Fontana - Venendo dall’esperienza europea, lì gli attacchi sono numerosi e violenti. Attacchi sono stati sventati anche dalla Camera dei Deputati negli ultimi mesi, se ne parla poco ma sono cose che accadono».

La cerimonia del Ventaglio è anche il momento per fare il punto sulla "salute" di Montecitorio. Il presidente snocciola alcuni numeri che testimoniano il maggiore impegno da parte dei parlamentari: «Come attività d’Aula è stato fatto un ottimo lavoro: 130 sedute con 581 ore, decisamente incrementate rispetto alla legislatura precedente quando sono state 97 sedute per 422 ore. Un lavoro intenso. Credo siano stati mesi importanti in cui il Parlamento ha cercato di lavorare nel migliore dei modi. Io ho trovato molta collaborazione nei gruppi politici e nei vice presidenti». Ma ci sono anche degli aspetti da migliorare, con alcune criticità, come l’eccessiva decretazione d’urgenza da parte dell’esecutivo che spesso ingolfa i lavori parlamentari. «Noi capiamo le esigenze del governo, ma dobbiamo tentare di tutelare le prerogative parlamentari e la richiesta che spesso facciamo al governo è di ridurre, possibilmente, i decreti legge per farli tornare ad essere strumento importante ma d’urgenza come deve essere e lasciare più spazio ai disegni di legge o comunque alle iniziative parlamentari», sottolinea.

«L’esigenza che rappresentiamo, per le commissioni in particolare, è anche quella sugli emendamenti ai decreti che spesso e volentieri arrivano dal governo all’ultimo minuto, e questo crea difficoltà alle commissioni - aggiunge - Capiamo tutte le esigenze del governo ma cerchiamo anche di far capire al governo le difficoltà lavorative di una commissione nel momento in cui ti arrivano decreti all’ultimo momento che a volte stravolgono anche parte de testo. Chiediamo anche che gli emendamenti ai decreti legge siano conformi al testo. Da questo punto di vista, in accordo con i presidenti delle commissioni, abbiamo fatto presente che sugli emendamenti saremo più stringenti» per «limitarne il numero, sia da parte dei deputati che del governo».

Un’altra sfida è quella della riduzione delle commissioni. Il loro numero è lo stesso, ma da questa legislatura i parlamentari sono di meno. «Bisognerà cercare di accorparle perché i deputati non si possono sdoppiare», spiega il presidente. Il regolamento interno verrà rivisto. I gruppi di lavoro stanno già preparando la riforma. Tra le novità in arrivo c’è anche l’asilo della Camera, che Fontana svela: «Sarà a palazzo Theodoli», che si affaccia su piazza del Parlamento, dove già adesso c’è uno spazio per accogliere i bambini. Infine, qualche anticipazione sulla celebrazione del 75 anni della Costituzione. L’evento alla Camera è fissato per il 19 settembre: aprirà la seduta Andrea Bocelli, a moderare sarà Bebe Vio. 

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