via dalla rai
Rai, Saviano ora fa il martire: attacca il governo e insulta Facci
Roberto Saviano fa il martire, denuncia la censura ai suoi danni e passa al contrattacco mentre il Pd porta il caso nientemeno che in Commissione Antimafia. Insomma, l'ad della Rai Sergio era stato chiaro: il programma dello scrittore di Gomorra non si farà per scelta aziendale, ma tant'è. "Stanno chiudendo un programma – commenta Saviano con La Stampa - e nello stesso giorno attaccano don Ciotti: è evidente da che parte stia il governo" è la reazione rabbiosa per la cancellazione di Insider. "Era già stato tutto presentato il 7 luglio con un mio video - precisa il giornalista - e c’era già il processo a cui Salvini mi ha costretto per averlo chiamato 'ministro della Malavita', con un’espressione di Gaetano Salvemini (..). Quindi è solo un pretesto" evocare il Codice etico per giustificare la decisione dell’azienda, afferma.
Saviano col Corriere poi parla di "editto", una mossa che "si inserisce in una strategia più ampia che usa le azioni giudiziarie come grimaldello per impedirti di lavorare"". Saviano poi respinge ogni parallelismo con il caso del giornalista di Libero Filippo Facci: "Ha attaccato una persona inerme per difendere il potere. Io ho attaccato il potere. In realtà l’equiparazione è una strategia politica dei media di destra che sono nelle mani di un parlamentare della Lega".
Come detto il Pd ha portato in caso in Commissione Antimafia: "Ho rimandato la discussione in Udp perchè ho trovato irrispettoso fare una discussione sul palinsesto Rai alla presenza del Procuratore di Bari. Trovo imbarazzante che l’antimafia debba occuparsi di decisioni aziendali della Rai e rivendico la serietà di un organo parlamentare, quello che presiedo, che si occupa di criminalità organizzata e non di televisione..." ha detto la presidente dell’Antimafia, Chiara Colosimo.