Rai, Fuortes verso il San Carlo. La "festa esclusiva" della svolta, il retroscena
Carlo Fuortes è sempre più vicino alla poltrona di sovrintendente del San Carlo di Napoli. L'ex amministratore delegato della Rai avrebbe più che "ammorbidito" il suo no alla nomina che ha sbloccato e anticipato il rinnovamento nel servizio pubblico, favorita anche da una norma passata in Cdm. Ossia quella che manda in pensione i sovrintendenti giunti al settantesimo anno d'età, come Stéphane Lissner.
Fuortes ora, riporta La Stampa, è molto vicino a quel posto rifiutato con forza a maggio: "La nomina del sovrintendente del San Carlo non può in alcun modo subire distorsioni, essere o apparire di parte, come invece le cronache cittadine e nazionali delle ultime settimane evidenziano in modo inequivocabile. Data la situazione, non ci sono le condizioni per ricoprire quel ruolo", aveva tuonato. A meno di tre mesi di distanza una svolta è possibile. "Fuortes? È un nome che è sul tavolo, una grande personalità con una grande esperienza", ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, presidente della Fondazione Teatro di San Carlo. Il cda del teatro è stato convocato per oggi e potrebbe essere quello giusto.
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Il quotidiano torinese riporta poi anche un retroscena sul motivo che ha portato a un dietrofront clamoroso. "Sarebbe stata una festa esclusiva a farlo capitolare. Come già al desco di Goffredo Bettini, anni fa, quando a tavola si parlò di Rai con il neo ad, sere fa si è parlato di lirica", si legge nel retroscena. Attovagliati, come scriverebbe Roberto D'Agostino, alla festa in questione "tanta gente dello spettacolo ma soprattutto della politica", tra cui Matteo Renzi, Giuseppe Conte e Pier Ferdinando Casini. "Non c'è voluto molto a far cambiare idea a Fuortes", si legge nel retroscena.