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Caldo e incendi, Capua fa scattare l'allarme virus: "Con gli insetti nuovi focolai"

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L'ondata di caldo estremo che sta travolgendo la penisola italiana, causando danni di ogni genere e vittime, può provocare seri problemi di salute. Le alte temperature, infatti, possono sicuramente alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea e influire sull'equilibrio climatico. Mentre il Sud va a fuoco e le fiamme seminano paura e devastazione, la virologa Ilaria Capua lancia l'allarme malattie in diretta tv. Ospite a In onda, il talk-show di politica e di attualità di La7, la divulgatrice scientifica ha fatto il punto della situazione e ha invitato gli italiani a tenere alta l'attenzione sul tema dell'emergenza climatica.

 

 

"Chi vive molto la natura comprende gli effetti domino di determinate cose. Tutti questi incendi non fanno bene alla temperatura del pianeta, non fanno bene alla temperatura dell'acqua":così, con nettezza di parole, Capua ha esordito. Quindi la virologa ha fatto scattare l'allarme sanitario: "Io insisto, c'è il problema degli insetti, cioè gli insetti stanno bene al caldo. Con gli inverni meno freddi che cosa può succedere? Succede che qui ci possono arrivare, anzi sono già arrivati, degli insetti che non ce la farebbero a svernare perché l'insetto arriva e poi quando arriva l'inverno muore. Con gli inverni meno caldi, invece, gli insetti sono vettori di virus, di malattie", ha spiegato.

 

 

La divulgatrice scientifica ha poi lanciato sul tavolo del dibattito un avvertimento: "Noi in Italia abbiamo già diversi focolai di queste malattie. Non è che dobbiamo dire 'Forse ci pensiamo domani'. No, è adesso. Adesso ci sono degli impatti importanti sulla nostra salute a causa di questo caldo, senza dimenticarci delle tosso-infezioni alimentari. Le cose non lasciate a temperatura di refrigerazione, le mangi e stai male". Quali sarebbero le conseguenze se a dominare fosse una miopia di chi gestisce le emergenze? "Si sovraccaricano gli ospedali di nuovo e rientriamo in quel circolo vizioso nel quale non si agisce alla fonte del problema, ma si cerca di tamponare l'emergenza. Così, a mio avviso, non andiamo molto lontano. Bisogna che determinati concetti escano dall'Accademia e arrivino alle persone. Senza le persone non facciamo niente. I governanti possono decidere quello che vogliono, ma se poi le persone non sono ragionevoli, vanno in controtendenza", ha concluso Capua.

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