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Meteo, cosa sta succedendo. Giuliacci: "Mese infernale", previsione da brividi

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Un’Italia divisa in due: temporali, pioggia e grandine da un lato, caldo e afa dall’altro. Nord e Centro-Sud a confronto sono come il giorno e la notte. Questo perché - come spiega il colonnello Mario Giuliacci sul suo sito  - il mese di luglio sta diventando “infernale” con “caldissimo al Centro-Sud” e “fenomeni estremi al Nord”. Un’estremizzazione del meteo “evidente e inequivocabile" che proprio durante l’estate, rileva Giuliacci, raggiunge il massimo della sua potenza. 

 

Come scrive il meteorologo, il prossimo weekend inizierà all’insegna del sole e del bel tempo grazie all’espansione dell’alta pressione africana, ma non dappertutto. L’aumento dei valori termici, infatti, si avrà al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori, con picchi ben oltre i 35 gradi. Diverso invece il meteo del settentrione della penisola: correnti fresche ed instabili direzionate da un vortice depressionario presente sulla Gran Bretagna faranno il loro ingresso da Nord-Ovest e lo scontro tra queste e l’aria calda preesistente darà origine a imponenti nubi torreggianti. 

 

Ricapitolando, quindi: sabato 29 luglio rischio temporali nelle aree alpine di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Trentino Alto-Adige, con rischi anche per la pianura circostante. Nel resto d’Italia invece dominerà il sole e si registreranno alte temperature. Domenica invece rischio temporali anche in Pianura Padana e grandinate nelle regioni del Nord-Est. Centro-Sud e Isole invece ostaggi dell’anticiclone africano che manterrà un alto livello di stabilità, con tempo soleggiato e temperature massime che nelle ore pomeridiane raggiungeranno anche i 34 gradi. 

 

Un’Italia divisa in due, come dicevamo, con un’estremizzazione del meteo sempre più netta. Clima esasperato che, come sottolinea lo stesso Giuliacci, “non è affatto prevedibile, se non a pochissime ore (o minuti) dall'evento” in quanto “interessa aree localizzate ed è facile che non si formi o meno a seconda di piccole condizioni al contorno, non visibili dai modelli a lunga gittata”. Per dirla in parole povere: non è possibile prevedere se ci saranno temporali violenti o grandinate – come quelli che hanno colpito il Nord nei giorni scorsi - tra 3 o 4 giorni. Ma, suggerisce il meteorologo, possiamo dire che ci possa essere rischio di “fenomenologia intensa” in determinate condizioni, ad esempio "alla fine delle onde calde intense e prolungate".

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