Patrick Zaki fa infuriare Nicola Porro: "Ingrato, il suo visto...". Chi tira in ballo
Questa storia di Patrick Zaki "è pazzesca". Nicola Porro nella sua consueta rassegna stampa per web e social affronta il tema della grazia all'attivista egiziano per effetto del lavoro diplomatico del governo di Giorgia Meloni. Il giovane viene definito "ingrato" perché ha rifiutato il volo di Stato per il rientro in Italia, dove studiava, il tutto a quanto pare per non farsi fotografare con la premier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nella Zuppa di Porro di sabato 22 luglio il giornalista attacca: "Questa storia di Zaki è pazzesca. Partiamo da un presupposto: il governo italiano ha fatto bene a fare la sua parte per un ragazzo egiziano che si trova a studiare a Bologna", spiega Porro che però chiarisce: "Ci sarebbe anche Chico (Forti, imprenditore italiano da anni detenuto negli Stati Uniti dopo un processo pieno di anomalie, ndr) e tanti altri italiani in giro per le prigioni di tutto il mondo. E Zaki fa bene a rifiutare il volo di Stato".
Da Zaki uno sgarbo al governo e a Meloni dopo la liberazione: la scelta contestata
Detto questo, Porro fa un appello: "Chiediamo all’ambasciata al Cairo di trattare il suo visto e le sue questioncelle per il rientro in Italia da pregiudicato graziato in modo simile a come vengono trattate per qualsiasi egiziano". Insomma, rifiutato il "passaggio" dello Stato, Zaki faccia la trafila come gli altri, afferma il giornalista. In realtà c'è stato un cambio di programma. "I documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica a mezzogiorno. Quindi, dopo dovremo viaggiare per assicurarci che la mia situazione legale sia chiara al 100%. Stai tranquilla Bologna, arrivo tra un paio di giorni, dobbiamo solo aspettare altri due giorni”, ha comunicato Zaki sui suoi canali social. A suo carico c'è ancora un travel ban, un divieto di espatrio, disposto dalle autorità egiziane e che dopo la liberazione dovrà essere cancellato. Ma ci sono tempi burocratici.