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Lago Maggiore, nel naufragio degli 007 spunta un "carabiniere": la visita allo skipper

L'indagine della procura di Busto Arsizio sul naufragio della barca carica di agenti segreti avvenuto lo scorso 28 maggio nel lago Maggiore deve chiarire cause e presunte responsabilità della tragedia, non ha certo l'obiettivo di rivelare cosa ci facessero esponenti dell'Aise e del Mossad Israeliano nella zona. Tuttavia dalla deposizione di Claudio Carminati, lo skipper della Gooduria indagato per il disastro in cui morirono 4 persone tra cui la sua compagna, emergono elementi nuovi su questo filone. L'uomo nega di essere stato a conoscenza del fatto che la comitiva in gita fosse composta da 007 attivi e in pensione. "Fui contattato da un uomo che si qualificò come carabiniere che mi chiese se ero disponibile ad accompagnare una delegazione di canadesi", sono le frasi di Carminati durante l’interrogatorio davanti alla gip Piera Bossi riportate dall'Agi. Solo dopo il naufragio Carminati avrebbe capito che quell’uomo, che già aveva incontrato nel 2022, era un rappresentante dell’intelligence italiana.

 

Tuttavia, nei vari retroscena che seguirono il naufragio si parlò di Carminati come "uomo di fiducia" dei servizi segreti (lo scrisse il Corriere, ad esempio), italiani o israeliani. L'uomo è stato interrogati in relazione a un provvedimento della Procura di Busto d’Arsizio che ha disposto per lui il divieto di espatrio e l’obbligo di firma, scattato dopo che l'uomo aveva chiesto il passaporto per andare in Russia. La Procura aveva temuto che scappasse e lo aveva bloccato, lo skipper dal canto suo  ha affermato che voleva andare a Rostov per visitare la figlia della moglie morta nel naufragio. A quel punto è stato confermato il divieto di espatrio ma l'obbligo di firma è stato diradato a due volte alla settimana. Al vaglio degli inquirenti le dotazioni di sicurezza della barca. Carminati non ha nominato un suo consulente anche perché al momento non ha disponibilità economiche e  viene aiutato da amici che lo ospitano. La sua casa infatti la barca affondata.