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Carola Rackete, l'eco-sparata della paladina della sinistra contro i "negazionisti"

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Dalla nave Ong al Parlamento europeo, Carola Rackete si candida alle elezioni europee con la sinistra tedesca Die Linke ma soprattutto contro le "nuove destre". Si chiude il cerchio, insomma. Tanto che la capitana tedesca concede un'intervista a Repubblica per snocciolare il suo programma e naturalmente attaccare Matteo Salvini (ma anche Galeazzo Bignami) che come noto sono in cima ai pensieri degli elettori tedeschi... Dai migranti all'ecologia, Rackete afferma: "Mi sono confrontata con alcuni amici dei movimenti a tutela dei diritti e con persone che non vivono in Europa ma subiscono le politiche decise a Bruxelles, compresa la pratica del fracking per estrarre gas. Non sono rappresentati politicamente. In più, in Germania abbiamo il 14 per cento degli adulti che non vota perché non ha il passaporto tedesco. Un vuoto di democrazia inaccettabile. Quindi, ho deciso di essere la loro voce".

 

La paladina della sinistra famosa per aver forzato nel 2019 il blocco davanti a Lampedusa per far sbarcare i migranti della Sea Watch innanzitutto vuole espropriare le aziende inquinanti: "Se vogliamo fermare la crisi climatica, dobbiamo ritenere responsabili i responsabili. Mi spiego: le grandi compagnie di petrolio, gas e carbone che hanno causato la crisi climatica, devono essere socializzate". "Vanno presi i profitti che hanno fatto derubando la Terra e vanno distribuiti per finanziare la transizione ecologica", rimarca affermando che "tecnicamente si può fare: in Germania nell’ultimo anno sono state nazionalizzate alcune compagnie del combustibile fossile perché stavano per fallire a causa delle fluttuazioni del mercato dovute alla guerra in Ucraina".

 

La nuova frontiera delle critiche alla destra è quella del clima: "A Bruxelles lotterò contro i negazionisti e contro i think tank che diffondono notizie false per influenzare la politica". Rackete  risponde poi a Salvini: "Deve fare pace con un fatto: i magistrati italiani hanno fatto cadere ogni accusa contro di me. È interessante però vedere che l’estrema destra italiana e quella tedesca hanno reagito allo stesso modo alla mia candidatura. Alle prossime Europee la gente dovrà scegliere tra chi ha quel tipo di visione e chi invece propone la tutela dei diritti umani e dell’ambiente".

 

Per Carola c'è una deriva post-fascista in Europa: "Sì, chiaramente. In Germania col partito Afd, ma anche in Francia con Marine Le Pen, in Polonia e Ungheria dove si stanno muovendo in direzione autocratica. E in Italia anche, dove un membro del vostro governo si è fatto fotografare con la divisa nazista e altri rivendicano con orgoglio origini fasciste. È un problema comune che va affrontato creando un’alleanza antifascista in Europa", afferma mandando in un brodo di giuggiole la sinistra italiana. 

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