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Sciopero treni, Cgil bocciata anche dal Tar. Salvini: ora avanti sul dossier taxi

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Anche i giudici amministrativi danno ragione al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha con un'ordinanza di precettazione ha di fatto "dimezzato" lo sciopero del personale ferroviario di giovedì 13 luglio. A fare ricorso era stata la Cgil, come annunciato da Maurizio Landini. "Il Tar che boccia il ricorso della Cgil è l’ennesima conferma della ragionevolezza e della correttezza del provvedimento del Vicepremier e Ministro Matteo Salvini che ha dimezzato la durata dello sciopero dei ferrovieri, permettendo a un milione di lavoratrici e lavoratori di non perdere un’intera giornata", si legge in una nota del Mit, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

 

“Ricorsi e insulti non mi fermano o spaventano - dichiara il ministro  Salvini - adesso conto che aziende e sindacati trovino un accordo che manca da troppo tempo. E settimana prossima lavoreremo sul tema taxi, sempre seguendo i principii di buonsenso, rispetto e garanzia per i cittadini, che non possono aspettare ore e ore sotto il sole in troppe città italiane”. Ieri in serata Landini aveva ammesso: "Si. Abbiamo fatto ricorso al Tar perché questa precettazione è un errore clamoroso che vuole mettere in discussione il diritto di sciopero", ha detto il leader sindacale al Tg3, "insisto, noi abbiamo rispettato le leggi". Lo ha fatto anche il Mit, come stabilito dal Tar. 

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