premier sulla giustizia
Meloni: nessun conflitto con la magistratura. La Russa? "Non sarei intervenuta"
"Ho letto molte cose abbastanza curiose, ma non c’è dal mio punto di vista alcun conflitto con la magistratura. Non c’è sicuramente da parte mia, chi, diciamo così, confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura che abbiamo visto in altre epoche temo che rimarrà deluso". La premier Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Vilnius, al termine del vertice Nato, spiega che "noi abbiamo un programma chiaro e abbiamo un mandato che ci è stato dato dai cittadini - prosegue - lo realizzeremo banalmente perché siamo persone che mantengono gli impegni e perché conveniamo penso tutti sul fatto che in Italia la giustizia ha bisogno di correttivi, che vada resa più veloce, che vada resa più efficiente, che abbia la necessità di essere e di apparire imparziale".
Dalla magistratura sono arrivate reazioni rumorose. "Mi ha sorpreso che in queste ore in alcune dichiarazioni dell’Anm si siano collegati gli obiettivi del nostro programma della Giustizia a uno scontro tra governo e magistratura, quasi come se queste nostre posizioni, che portiamo avanti da sempre, avessero una sorta di intento punitivo da parte del governo nei confronti della magistratura, e sinceramente non capisco".
Meloni ha anche affrontato il caso di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. "Da madre comprendo molto bene la sofferenza del presidente del Senato, anche se non sarei intervenuta" al posto suo. "Io tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che ritiene di denunciare e non mi pongo il problema dei tempi. Però anche qui poi bisogna andare nel merito, capire esattamente cosa sia accaduto e qui davvero mi auguro che la politica possa restarne fuori. Quello che posso fare io è ricordare che come governo noi abbiamo approvato qualche settimana fa un disegno di legge sulla violenza contro le donne, che è stato apprezzato come importante passo avanti nei confronti delle vittime", ha aggiunto.
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L'altro caso caldo, quello legato alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, "non è invece una questione politica, nel senso che è una questione extra politica che riguarda la sua attività, il suo ruolo non di ministro - che tra l’altro sta, secondo me, svolgendo molto bene - ma una questione molto complessa che va vista nel merito. Quando il merito sarà complessivamente conosciuto" si tireranno le somme, afferma Meloni, "ma credo anche che il merito competa alle aule di tribunale non alle trasmissioni televisive".