Carta Dedicata a te, a chi andrà il bonus per la spesa: cosa c'è da sapere
Un sostegno concreto per le famiglie alle prese con l'inflazione il caro-spesa: arriva la Carta dedicata a te, per le spese dei beni alimentari di prima necessità, che sarà destinata alle famiglie con almeno 3 componenti e un’Isee fino a 15.000 euro. Nel sito del ministero dell’Agricoltura vengono illustrati i requisiti per accedere alla card che sarà attivata a partire dal 15 luglio. I beneficiari della misura, che «non devono presentare domanda» devono risiedere nel territorio italiano e in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente; titolarità di una certificazione Isee ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
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Il nucleo familiare rilevato ai fini dell’assegnazione del beneficio è quello attestato nella dichiarazione sostitutiva unica, riportata nella relativa attestazione Isee ordinario, presente nelle banche dati dell’Inps alla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto (12 maggio 2023). Tutti i componenti del nucleo devono, inoltre, essere presenti nell’Anagrafe della popolazione residente. Hanno priorità in graduatoria i nuclei con componenti nati tra il 2023 e il 2009, in ordine di precedenza per i nuclei con componenti più piccoli. La lista dei beneficiari idonei selezionati è ordinata in base ai nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009 o entro il 31 dicembre 2005, con i seguenti criteri di priorità: indicatore dell’Isee ordinario crescente; data di nascita dei tre componenti più giovani; numero componenti della famiglia (almeno tre persone). I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti (almeno 3 persone), con le stesse priorità già indicate. I cittadini che non hanno richiesto l’Isee sono esclusi dalla possibilità di accedere al contributo perché, spiega il ministero, la titolarità di una certificazione alla data del 12 maggio 2023 «è requisito essenziale di selezione per l’accesso al contributo».
L’ammontare del beneficio economico, si ricorda, è pari a 382,50 euro e per usufruire del bonus è necessario effettuare un primo pagamento con la carta assegnata entro il 15 settembre 2023. «La mancata attivazione entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità della carta e la conseguente decadenza dal contributo», spiega il dicastero. La carta può essere ritirata presso tutti gli uffici postali e non solo in quelli di prossimità. L’elenco è disponibile sul sito di Poste italiane o nell’app alla voce ’cerca ufficio postale e prenota'. Per effettuare il ritiro della carta è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal comune di residenza, che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata. La carta può essere ritirata dal solo beneficiario, salvo possibilità di delega effettuata ai sensi delle disposizioni vigenti, utilizzando gli appositi modelli distribuiti da Poste italiane. Il saldo residuo può essere visualizzato presso gli sportelli atm di Poste italiane. Il bonus potrà essere utilizzato presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari. Con apposite convenzioni, il ministero dell’Agricoltura spiega di aver provveduto a «stipulare accordi con tutti gli esercizi aderenti, appartenenti alla grande distribuzione organizzata e non solo, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle carte». La carta può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Nei casi di cambio di residenza o decesso del beneficiario occorre contattare il proprio comune di residenza. Mentre in caso di smarrimento, furto, blocco o mal funzionamento è disponibile un numero verde e una pagine web delle Poste.
La carta non andrò a chi percepisce Reddito di cittadinanza, cassa integrazione e fondi di solidarietà per l’integrazione al reddito. Nel sito del ministero dell’Agricoltura viene riportato l’elenco degli esclusi dal bonus a partire da chi percepisce il reddito di cittadinanza e il reddito di inclusione, ma anche «qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà». Inoltre, il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di: nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori dis-coll); indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni; qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.