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Inchiesta su La Russa junior, la ragazza era positiva alle droghe

Luigi Frasca
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Gli sviluppi dell’inchiesta in cui è indagato Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, avranno un primo snodo importante nelle dichiarazioni che metterà a verbale la ragazza che lo ha denunciato di avere abusato di lei il 18 maggio scorso dopo una serata nel club milanese Apophis. Il confronto coi magistrati avverrà domani o, al più tardi, martedì, fanno sapere in ambienti giudiziari, mentre è iniziato l’ascolto dei primi testimoni presenti in discoteca. La giovane ha spiegato di avere assunto cocaina prima della discoteca, circostanza poi ribadita nell’esposto presentato pochi giorni fa dal suo legale Stefano Benvenuto. E le analisi a cui è stata sottoposta in effetti evidenziano la presenza nel suo organismo di tracce di stupefacente, di benzodiazepine e di hashish in quantità che sono ancora da determinare.

 

 

Il referto dei sanitari, dai quali emergono anche un’ecchimosi e una ferita alla gamba, è stato inviato alla procura. L’ex compagna di scuola di Leonardo ha scritto nella denuncia di essersi ritrovata dopo una serata di eccessi «nuda» nel letto a casa dei La Russa e che il ragazzo le disse di avere avuto un rapporto sessuale «sotto effetto di sostanze stupefacenti» sia con lui sia con un suo amico, il dj della serata, mentre lei era «incosciente». L’identificazione del dj è in corso da parte della squadra mobile. La legge considera violenza sessuale quella compiuta da chi «induce taluno a subire o compiere atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto». Per il momento non è previsto l’ascolto del figlio di La Russa.

 

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