caso open arms
Il processo Open Arms diventa uno show: fissata l'udienza di Richard Gere
Sarà processo mediatico, un vero e proprio cinema. Richard Gere sarà sentito come teste delle parti civili nell’udienza del 6 ottobre del procedimento Open Arms che si sta celebrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo e che vede come imputato l’ex ministro dell’Interno e attuale ministro delle Infrastrutture e Trasposti Matteo Salvini per i reati di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Per il procuratore aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Giorgia Righi e Calogero Ferrara (oggi alla procura europea), l’allora capo del Viminale negò lo sbarco a 147 migranti a bordo della nave per diversi giorni. L’attore hollywoodiano salì a bordo della nave dell’Ong spagnola il 9 agosto, nei giorni in cui venivano salvati i barconi pieni di migranti nel canale di Sicilia, portando acqua e cibo per i naufraghi appena salvati. L’avvocato di parte civile della ong spagnola, Arturo Salerni, ha comunque avvertito che la deposizione di Gere potrebbe slittare al 20 ottobre visti i tempi per la notifica negli Stati Uniti. Il presidente del collegio Roberto Murgia ha infine fissato le date delle prossime udienze che si terranno il 15 settembre, 6 ottobre (con inizio alle 15.30), 20 ottobre, 24 novembre, 1 dicembre e 22 dicembre (con inizio alle 15.30).
"La scelta della parte civile del processo Open Arms di citare Richard Gere dimostra che in realtà si vuole fare un processo mediatico, perché la sua deposizione nella ricostruzione dei fatti non è particolarmente rilevante", ha detto l’avvocato Giulia Bongiorno prima di lasciare l’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo al termine dell’udienza. "Il fatto che abbia portato acqua e viveri gli fa onore ma non ha nulla a che vedere con le imputazioni di Salvini, sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio", conclude.