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Lampedusa, giornalisti e troupe del Tg1 aggrediti: "Basta parlare dei neri"

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Una troupe di giornalisti del Tg1 è stata aggredita questa sera, intorno alle 20, prima del collegamento in diretta con il telegiornale nei pressi del molo Favaloro a Lampedusa: "La dovete smetterà di parlare dei neri". Il giornalista Lorenzo Santorelli, inviato sull'isola siciliana per seguire la visita del ministro Matteo Piantedosi  accompagnato dalla commissaria europea Ilva Johansson, è stato insultato da circa una decina di cittadini di Lampedusa infuriati, che gli hanno strappato e danneggiato lo "zainetto", il dispositivo che serve per il collegamento in diretta della troupe (formata dall’operatore Maurizio Bellavia e dall’assistente Luigi Bellavia), rendendolo inutilizzabile. Il tutto è avvenuto, sotto gli occhi dei passanti e di altri giornalisti presenti sul luogo. Sono intervenuti i Carabinieri e la Digos, allertati dagli stessi giornalisti presenti.

 

“La dovete smettere di parlare di neri”, avrebbero detto i cittadini al giornalista secondo Repubblica che parla di un "gruppo di ragazzi di Lampedusa". La troupe del Tg1 e altri giornalisti e videomaker sono stati circondati, tempestati di insulti e minacce, e alcune attrezzature sono state danneggiate. “Non mi importa se mi arrestano, la dovete finire, ve ne dovete andare”, ha detto una dei lampedusani. “L’aggressione avviene dopo giorni in cui il Tg1 è impegnato a documentare con i suoi cronisti – com’è doveroso per il servizio pubblico – i flussi migratori verso l’isola e i salvataggi in mare. Non è accettabile che i giornalisti siano bersaglio dell’intolleranza di pochi che mal sopportano il lavoro dell’informazione nei luoghi di frontiera”, si legge in una nota il cdr Rai, esprimendo solidarietà all’inviato e alla troupe. 

 

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