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Baby Gang, il trapper minaccia la Lega sui social: "Gente così deve solo morire"

Christian Campigli
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 Incitamento all'odio, minacce di morte e offese di vario genere e natura. Il trapper Baby Gang, attraverso i social network, attacca frontalmente Matteo Salvini e Silvia Sardone. La "colpa" dei due leghisti, secondo questo artista (all'anagrafe Zaccaria Mouhib), che nelle sue canzoni usa toni, parole e concetti ben lontani dal Dolce Stil Nuovo o dall'Ermetismo, è di voler difendere i confini nazionali. Di considerare importanti i diritti degli Italiani. E di analizzare la crisi francese e gli episodi di violenza che si stanno moltiplicando nelle banlieue come un possibile, terrificante anticipazione del prossimo scenario all'interno dello Stivale.

«Gente così (Salvini e Sardone) devono morire, portano solo ignoranza e razzismo.In Italia non dovete proprio parlare perché della mia generazione non avete ancora visto niente. Fidatevi meglio non provocarci perché diventiamo una razza di merda, più di quello che potete pensare e soprattutto se parlate di religione sappiate che ogni musulmano per la sua fede e il suo dio è pronto a morire. Evitate di parlare di cose che non sapete, soprattutto in Italia dove gli immigrati sono stati pure parecchio gentili con voi perché tanto tempo fa i vostri nonni e bis nonni in africa hanno sempre fatto il cazzo che hanno voluto».

Sono solo alcune delle deliranti frasi scritte sui social dal noto trapper da oltre due milioni di followers su Instagram, già condannato a quattro anni e dieci mesi (col rito abbreviato) per una rapina a mano armata. Il cantante lecchese era indagato per quattro episodi criminali, tre avvenuti in zona Colonne di San Lorenzo a Milano e uno a Vignate, nell’hinterland meneghino. Assolto per i primi tre, è stato condannato per quest'ultimo. Nella rapina di Vignate, un ventunenne aveva denunciato di essere stato derubato all’interno del parcheggio di un campo sportivo. Minacciato con pistola alla mano, il giovane ha dovuto consegnare ai malviventi le chiavi dell'auto, una Renault Clio, centotrenta euro in contanti e le cuffie AirPods. «Questo personaggio ci attacca e ci minaccia perché abbiamo osato dire che le proteste in Francia sono frutto delle politiche buoniste su immigrazione clandestina e di chi ha chinato il capo di fronte all’islamizzazione crescente - ha sottolineato Silvia Sardone in una nota Minimizzare quanto sta accadendo nelle città francesi è un grave errore. Anche in Italia c’è voglia di rivolta che sta covando tra i giovani delle comunità islamiche contro le nostre istituzioni e i nostri valori».

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