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Vaticano, svolta di Bergoglio: il "riformista" Fernandez alla Dottrina della Fede
Papa Francesco archivia definitivamente l'era Ratzinger. Dopo l'allontanamento di padre Georg Gänswein, tornato in Germania senza incarichi, il Pontefice a sorpresa ha nominato a capo della congregazione per la Dottrina della fede, l'ex Santo Uffizio, l’arcivescovo argentino Victor Manuel Fernandez, detto “Tucho”. Chi è il nuovo prefetto? Si tratta do un teologo riformista la cui nomina rappresenta una svolta nell’incarico che è stato di Benedetto XVI, Joseph Ratzinger.
Il nuovo prefetto del dicastero per la Dottrina della Fede sarà in carica da metà settembre quando prenderà il posto del gesuita Luis Ladaria Ferrer. Fernandez, venerdì, raccontava sui social le giornate condivise con il Papa: "Ho condiviso una settimana con Francesco, lavora tutto il giorno. Ha udienze e riunioni al mattino e al pomeriggio. Lavora più ore di chiunque altro in Vaticano. Lo vedono stanco dopo cinque ore con cose intense ma dopo la ’siesta' sta perfetto e felice". Al neo prefetto dell’ex Sant’Uffizio, soprannominato ’il teologo del Papà, il Pontefice ha indirizzato una lettera, resa nota sabato dal Vaticano, nella quale indica la via maestra che dovrà seguire. Premette Bergoglio: "Il dipartimento che lei presiederà in altri tempi è arrivato ad usare metodi immorali. Erano tempi in cui più che promuovere la conoscenza teologica si perseguitavano eventuali errori dottrinali. Quello che mi aspetto da te è senza dubbio qualcosa di molto diverso", sono le parole di Beergoglio.
Fernandez oggi ha rivelato che all’inizio aveva rifiutato l’incarico perché non si sentiva qualificato per guidare la sezione del dicastero dedicata agli abusi sui minori, "tema che ci ferisce e ci vergogna". In un post su Facebook, in cui saluta l’arcidiocesi di La Plata, monsignor Fernandez spiega quindi il perché di un passaggio significativo della lettera di Papa Francesco di accompagnamento alla nomina. Il Pontefice aveva scritto: "Dato che per le questioni disciplinari - legate in particolare agli abusi sui minori - è stata recentemente creata una Sezione specifica con professionisti molto competenti, Le chiedo, in qualità di Prefetto, di dedicare il Suo impegno personale in modo più diretto allo scopo principale del Dicastero che è ’custodire la fede'".
"Il famoso Dicastero che mi è stato affidato dal Papa - scrive monsignor Fernandez -, ha una sezione dedicata agli abusi sui minori, tema che ci ferisce e ci vergogna, e io non mi sento qualificato né ho avuto una formazione per guidare una cosa del genere. Per questo un mese fa ho detto al Papa che non accettavo. L’ho fatto con tutto il dolore dell’anima, perché lui è più grande, ha bisogno di persone fidate vicine, lui è un grande e io sono molto grato per il bene che ho ricevuto da lui. Ma gli ho detto di no e mi sono tenuto questa spina", ha dichiarato il prelato.