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Kata, all'ex hotel Astor c'è la nuova testimonianza sulla bambina scomparsa a Firenze

Christian Campigli
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Un buco nero di due giorni. Una possibile sottovalutazione, che ha innescato una serie di aspre polemiche. Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni, scomparsa a Firenze 15 giorni fa, non si trova. Le indagini sono a un punto morto, anche se nessuno vuole ammetterlo. Nelle ultime 48 ore è emersa una nuova testimonianza, di una bimba che avrebbe urlato "Mamma, mamma". Gli inquirenti stanno cercando di capire se si sia trattato del piccolo angelo scomparso, o di una bambina estranea a questa vicenda. “Era sabato pomeriggio, ho sentito una bambina urlare mamma, mamma. Non ne ho parlato con nessuno, avrei voluto controllare ma non ho un affaccio sul cortile”. Questa la testimonianza raccolta dall'edizione toscana del quotidiano La Repubblica.

Non si sottovaluta nemmeno l'ipotesi posta all'attenzione dell'opinione pubblica da "Mattino Cinque News". Il programma di Canale 5 ha mostrato la situazione di forte degrado in cui si trova la struttura: dopo un corridoio, infatti, le telecamere hanno mostrato le immagini di una grande stanza. Al centro, un tavolo con strumenti e oggetti che farebbero pensare immediatamente a una sorta di rudimentale laboratorio per preparare la droga. Potrebbe essere stato questo il primo covo in cui è stata nascosta la piccola Kata?

 

 

 

Dubbi, perplessità, e una polemica fresca di giornata: i primi 2 giorni di indagine i carabinieri avrebbero lavorato sotto organico. "Forse c'è stata una certa sottovalutazione - ci racconta un noto politico fiorentino - in quel weekend, sabato 10 e domenica 11, molti uomini in divisa erano impegnati nei servizi d'ordine per le due semifinali di calcio storico e per il motomondiale, all'autodromo del Mugello. E poi si è cercato di non dare troppo risalto alla notizia, almeno all'inizio. Lo scandalo dell'ex hotel Astor, occupato abusivamente nell'indifferenza della giunta di Palazzo Vecchio, nel quartiere uno, rappresenta una vergogna che, ogni amministratore degno di tal nome, avrebbe cercato di nascondere". Parole destinate a sollevare una nuova, imprevedibile tempesta. 

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