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Zanzare triplicate nel 2023, allarme dell'esperta: "Ci aspettiamo più casi di Dengue e febbre del Nilo"

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L'ondata di caldo dopo settimane di pioggia, le temperature che schizzano anche verso i 40 gradi: "È una festa per le zanzare"; il cuci numero è triplicato rispetto all'anno scorso. A lanciare l'allarme per le possibili ricadute igienico-sanitarie del fenomeno è Gioia Capelli, direttrice scientifica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. L'esperta in una intervista a Repubblica spiega che "rispetto all’anno scorso, oggi ne contiamo il triplo. Ma c’è da dire che nel 2022 avevamo avuto una primavera particolarmente asciutta, che aveva limitato i focolai”.

 

Le zanzare, possono veicolare pericolose malattie come Chikungunya, Dengue e febbre del Nilo, patologie che da qualche anno sono diffuse anche dalle nostre parti. Le più pericolose sono la zanzara tigre (Aedes albopictus) e quella egiziana (Aedes aegypti), spiega l'esperta. La seconda è diventata una "presenza fissa" anche in Italia, dove si registrano anche "sporadici avvistamenti di zanzara anofele" anche se "non si tratta delle specie adatte alla trasmissione della malaria”. 

 

La direttrice dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Andrea Ammon, afferma che in Europa “ci aspettiamo più casi, ed eventualmente decessi, da malattie come Dengue, Chikungunya e febbre del Nilo occidentale”. Lo scorso anno l'Italia è stato il primo Paese europeo per numero di casi di febbre West Nile: 588 tra giugno e novembre, con 295 forme che hanno colpito il cervello e 37 decessi.  La proliferazione delle zanzare  sta avvenendo probabilmente a causa della tanta acqua a disposizione degli insetti: “Il caldo accelera il ciclo vitale sia degli insetti che dei patogeni, e questo vale anche per le zecche, portatrici di altri virus potenzialmente pericolosi", spiega ancora Capelli. 

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