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Chiavari, frase choc alla madre di un cieco: suo figlio non deve venire in spiaggia

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«Se suo figlio è cieco in questa spiaggia non deve venire». È quanto si è sentita rispondere Loredana, la madre di un 33enne sulla spiaggia pubblica di Chiavari, domenica scorsa. A denunciare l’episodio è Nicolò Pagliettini, presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti della sezione di Chiavari di cui il giovane protagonista è socio. «Quando domenica sera ho ricevuto la telefonata di Loredana non ci potevo credere - ha spiegato Pagliettini -. Ho pensato subito a Emanuele, che conosco da quando eravamo bambini, alle difficoltà di accettazione che lo attanagliano da anni, al suo sentirsi spesso a disagio, fuori luogo. Alle mattinate passate a tirarlo su, spronandolo e motivandolo. Anni di percorsi, riabilitazioni, esperienze, tutte cancellate, in un lampo, per una frase vuota e priva di senso esclamata da una sconosciuta. L’unica cosa che possiamo fare è denunciare a gran voce questo episodio di discriminazione e stare vicino al ragazzo, ma il fatto che nel 2023 ci siano ancora persone che si sentono in diritto di decidere cosa possa fare e dove possa stare una persona con disabilità la trovo una sconfitta senza appello».

 

 

È infatti domenica 18 giugno quando Emanuele, insieme alla mamma e alla sorellina decidono di trascorrere una mattinata di relax al mare. Si recano in una spiaggia pubblica chiavarese, trovano spazio in terza fila. Le prime due, infatti, sono occupate da bagnanti che hanno lasciato sedie, lettini, ombrelloni e asciugamani incustoditi fin dalle prime luci del mattino. Dopo un po’ di tempo Emanuele vuole fare il bagno. La mamma, a quel punto, lo prende sottobraccio e lo accompagna verso la riva. Per evitare che Emanuele inciampi sulle sdraio posizionate in prima fila, Loredana le sposta leggermente. Compiuto questo gesto, un signore si rivolge alla donna e le dice di non esagerare: a quel punto Loredana chiede spiegazioni. Ma interviene la moglie di questo signore e dichiara che «un persona che non vede, in questa spiaggia non deve venire». 

 

 

Loredana resta senza parole e anche Emanuele si chiude in un silenzio assordante, si sente umiliato. A quel punto Loredana chiama la polizia locale che cerca di mediare, parlando con le persone coinvolte. Nel pomeriggio Emanuele si sente male e la mamma decide di portarlo al pronto soccorso e lì il personale medico si prende cura di lui e lo tranquillizza. Una storia agghiacciante.

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