Bambina scomparsa a Firenze, c'è la svolta nelle indagini. Il video di Chi l'ha Visto?
Una bambina di cinque anni non sparisce così, come per magia. È da questa ovvia, ma fattuale evidenza che gli inquirenti sono ripartiti ieri, dopo il maxi summit tenutosi in Procura, a Firenze. Katalaya, la bimba peruviana di cinque anni che da dodici giorni è scomparsa, deve essere stata inquadrata da una delle oltre mille e cinquecento telecamere presenti nel capoluogo toscano. Un lavoro certosino, quello che attende i carabinieri. Ma l'unico in questo momento che possa portare (ne sono convinti in procura) ad una svolta. Perché purtroppo più passano i giorni, più il rischio che le indagini possano arenarsi si concretizza.
"Sequestrata e portata via". Kata, la verità dell'ex comandante dei Ris
Secondo una ricostruzione considerata "decisiva", i rapitori avrebbero avuto circa un'ora e quarantacinque minuti per fare sparire il piccolo angelo. Dalle 15 e 01, quando Kata esce insieme al fratello e ad altri amici (che andranno, senza di lei, al campo di calcio) fino alle 16 e 45, quando i ragazzini tornano nella struttura occupata abusivamente e la mamma, rientrata all'Astor dopo aver concluso il suo turno di lavoro alle 15 e 45, capisce che qualcosa non va. Che sua figlia è scomparsa. E lancia l'allarme. In quel lasso di tempo Kata, alle 15 e 13, viene inquadrata per l'ultima volta da una telecamera dell'ex Hotel Astor.
Un pedofilo dietro il rapimento di Kata? Il timore degli inquirenti
Ieri sera, durante la trasmissione "Chi l'ha visto?" è stato mostrato un video messo in rete anche dal sito del quotidiano locale Il Tirreno. Una testimonianza forte, che evidenzia, ancora una volta, come vivere in quella struttura occupata fosse un autentico incubo. Liti, scontri e l'assalto a una stanza dentro l'hotel Astor che risalirebbero alla sera del 27 maggio, che è il giorno precedente all'attacco all'ecuadoregno che si barricò nell'alloggio e preferì saltare dal terzo piano anziché farsi prendere dalla gang che controllava il racket delle stanze. Spuntano persino i coltelli e, si sente anche la voce di bambina dire "Basta". Di fronte alle telecamere della Rai, la madre Katherine lancia un appello. "Sono 11 giorni che non la vedo e non la sento. Immaginatevi come mi sento. Per favore aiutatemi a trovarla. Per favore. Ciò che sto passando non dovrebbe accadere a nessuno. Non abbiamo fatto niente di male, aiutateci".