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Papa Francesco al Gemelli, cosa gli consiglia il medico dopo l'intervento

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Papa Francesco è ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l'intervento chirurgico all'addome. Il Pontefice Dopo l’intervento chirurgico, ora per «il Papa è il tempo del recupero, sicuramente dall’operazione ma non solo, potrebbe essere anche il momento per staccare momentaneamente dai tanti impegni della sua missione pastorale per dedicarsi al benessere fisico che vuol dire avere attenzione per le funzioni mediche e non, includendo anche un passaggio sul regime alimentare». Così all’Adnkronos Salute Nicola Ferrara, già presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia (Sigg) e docente all’università Federico II di Napoli. «Sicuramente - aggiunge - sconsiglierei qualsiasi attività lavorativa dalla stanza che lo ospita al Policlinico Gemelli». «La medicina ci sta dimostrando, grazie ad una letteratura scientifica che ci conforta - continua Ferrara - che anche gli interventi di maggior entità, come quelli cardiochirurgici o di chirurgia addominale, possono essere indicati anche in soggetti con un’eta avanzata. È chiaro che in questi casi serve una collaborazione stretta tra chirurghi e clinici. Oggi si operano 90enni e anche centenari, non esiste più un limite dettato dalla carta d’identità».

 

 

 

L’operazione effettuata al Policlinico Gemelli di Roma arriva dopo altri interventi, quello al polmone in età giovanile e la procedura per la stenosi diverticolare sintomatica del colon nel 2021, mentre il Pontefice continua a soffrire di gonalgia, ovvero un dolore al ginocchio che limita anche i suoi movimenti. «Ogni persona anziana, anche molto anziana e fragile, con un problema di salute ha il diritto di ricevere una prestazione», chiosa il geriatra. «Se i colleghi del Gemelli hanno ritenuto necessaria l’operazione vuol dire che è stata fatta una valutazione dei rischi-benefici ma ripeto - osserva Ferrara - l’evoluzione della medicina ci permette di intervenire senza problemi su pazienti molto più anziani del Papa. Oggi - conclude un 95enne ha davanti un certo numero di anni di vita in salute, permettergli di viverli in salute è fattibile».

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