Lago Maggiore, la missione degli 007 naufragati: "Armi e nuovi virus"
Le trame della spy-story del Lago Maggiore si infittiscono giorno dopo giorno. Il naufragio (con quattro vittime) di una barca piena di agenti dei servizi segreti italiani e israeliani non è certo cosa di tutti i giorni, e le ultimi ricostruzioni offrono scenari inquietanti da film di spionaggio. A bordo della house boat affondata c’erano anche alcuni uomini dell’Aise oltre a quelli dell’Aisi e del Mossad. La festa di compleanno di uno dei presenti non sarebbe il motivo principe della gita (tra l'altro i superstiti sono tutti spariti nel nulla in poche ore). La barca di Claudio Carminati (lo skipper, legato a una donna russa morta nel naufragio) in mattinata era approdata sull’isola dei Pescatori, spiega Repubblica, che negli ultimi mesi è meta abituale di russi che investirebbero somme importanti in alberghi e ville. Secondo questa ricostruzione, la missione poteva riguardare capitali sospetti e forse era già finita al momento dell'incidente.
Giallo del Lago Maggiore: "Scambio di documenti tra 007", cosa sappiamo
Le trame della spy-story del Lago Maggiore si infittiscono giorno dopo giorno. Il naufragio (con quattro vittime) di una barca piena di agenti dei servizi segreti italiani e israeliani non è certo cosa di tutti i giorni, e le ultimi ricostruzioni offrono scenari inquietanti da film di spionaggio. A bordo della house boat affondata c’erano anche alcuni uomini dell’Aise oltre a quelli dell’Aisi e del Mossad. La festa di compleanno di uno dei presenti non sarebbe il motivo principe della gita (tra l'altro i superstiti sono tutti spariti nel nulla in poche ore). La barca di Claudio Carminati (lo skipper, legato a una donna russa morta nel naufragio) in mattinata era approdata sull’isola dei Pescatori, spiega Repubblica, che negli ultimi mesi è meta abituale di russi che investirebbero somme importanti in alberghi e ville. Secondo questa ricostruzione, la missione poteva riguardare capitali sospetti e forse era già finita al momento dell'incidente.
Ma c'è di più. Secondo il Corriere della sera in Piemonte e Lombardia c'è stata una missione per la sicurezza di Israele condotta dal Mossad con il supporto dell’intelligence italiana. Nome in codice dell'operazione sarebbe "anti-proliferazione" con l'obiettivo di fermare gli 007 di uno "Stato canaglia" della regione del Medio Oriente, non meglio specificato. Questi vorrebbero mettere le mani su macchinari, tecnologia e armi. Una operazione gemella, qualche anno fa, sarebbe avvenuta in Svizzera per evitare che lo "Stato canaglia" mettesse le mani su apparecchiature farmaceutiche. La destinazione finale era un centro di ricerca di sui vaccini, impegnato nel programma di sviluppo di tossine batteriologiche, scrive il Corriere. Uno scenario davvero inquietante.
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