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Poliziotta uccisa a Roma da un collega, al vaglio il movente passionale

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Sul caso della poliziotta uccisa alla periferia di Roma, nel quartiere San Basilio, spunta l'ipotesi del movente passionale. A uccidere Pierpaola Romano è stato un collega, Massimiliano Carpineti, che poco dopo si è suicidato con la stessa pistola usata per togliere la vita alla donna. Secondo quanto emerso si tratta dell'arma d'ordinanza in dotazione a Carpineti, mentre sul movente restano al vaglio anche altre ipotesi investigative.

La poliziotta uccisa e il suo assassino, da quanto si apprende, erano entrambi in servizio presso l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Camera dei Deputati. Oggi la tragedia a San Basilio intorno alle 11.30 del mattino, proprio mentre Pierpaola Romano usciva dall'androne del palazzo in via Rosario Nicolò, dove la polizia scientifica sta svolgendo i rilievi. L'assassino l'avrebbe aspettata e avrebbe fatto fuoco a distanza ravvicinata, con tre colpi al volto e al busto. Poco dopo Carpineti ha rivolto l'arma contro se stesso mentre era seduto nella sua auto.

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