Rai, Lucia Annunziata rassegna le dimissioni
Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai. La conduttrice ha comunicato il suo addio all’emittente pubblica con una mail all’ad Roberto Sergio, al dg Giampaolo Rossi e al neo responsabile dell’Approfondimento Paolo Corsini, appena nominato dal Cda di viale Mazzini. «Mi sorprende questa decisione di Lucia
Annunziata. Del resto, si era già dimessa molti anni fa da presidente della Rai e poi è tornata in azienda. Siamo quindi alle seconde dimissioni. Frutto di sua autonoma scelta. Quindi attendiamo il suo secondo ritorno e poi casomai le terze dimissioni. Non c’è due senza tre». Così Maurizio Gasparri, in qualità di componente FI della Vigilanza Rai. «E comunque - riprende - Annunziata, fiera militante della sinistra, ricorderà quello che disse Togliatti quando Elio Vittorini, importante intellettuale, lasciò il Pci. L’allora leader dei comunisti disse "Vittorini se n’è gghiuto e soli ci ha lasciato". Usò un’espressione in dialetto per dire che il mondo va avanti. E quindi - conclude Gasparri - varrà anche in questa occasione il detto di Togliatti. Se citiamo Togliatti siamo nel politicamente corretto, no?».
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Dalla sinistra levata di scudi contro la gestione delle nomine da parte del governo di centrodestra. «L’addio di Lucia Annunziata alla Rai è un fatto molto grave. Una delle più importanti giornaliste del Paese, già ex presidente Rai. Questo governo vuole zittire tutte le voci di dissenso. Vergogna». Lo scrive su Twitter Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e responsabile dei sindaci dem. «L’arrivo della destra al governo ha prodotto lo smantellamento di Rai 3. Questo è il frutto di una modalità di gestione del potere che vive con l’ossessione di occupare ogni spazio disponibile e che non si pone il problema del futuro del servizio pubblico televisivo. La Rai, dopo gli addii di due professionisti del calibro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, è un prodotto culturale ancora più debole e politicamente più allineato». Così il capogruppo del Partito Democratico in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.