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Caso Orlandi, il giornalista del video choc contro Sciarelli: cosa non ha censurato

Francesco Forgione
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“Non so perché Federica Sciarelli abbia fatto sentire quell’audio”. Il giornalista Alessandro Ambrosini torna a parlare di quanto accaduto nella scorsa puntata di “Chi l’ha visto?”, continuando la polemica con la conduttrice Rai e aggiungendo ulteriori dettagli su un elemento del caso Emanuela Orlandi tornato recentemente d'attualità. Si tratta di una nota audio che Ambrosini pubblicò sul blog “Notte Criminale”. Il noto programma di Rai3 ha mandato in onda lo scioccante audio, portato dal fratello Pietro Orlandi al promotore di giustizia del Vaticano. L'audio riporta le parole di Marcello Neroni, che negli anni 80 era vicino al boss della Banda della Magliana Enrico “Renatino” De Pedis.  

 

Lo stesso Ambrosini nel suo blog “Notte Criminale” si era rivolto direttamente alla conduttrice per un termine in particolare che è stato fatto ascoltare ai telespettatori. Nel programma, Federica Sciarelli ha fatto ascoltare l’audio senza alcune delle censure fatte a suo tempo dal giornalista che nel 2009 l'aveva registrato. Nell’audio di “Chi l’ha visto?” viene fatta ascoltare una parte in cui Neroni parla di Emanuela Orlandi e l’altra ragazza definendole delle “zozzette”. Sulla questione è tornato a parlare proprio Ambrosini in un’intervista rilasciata a FQ Magazine: “Non capisco perché abbia voluto parlare del termine 'zozzette', con la signora Natalina Orlandi in studio, davanti al suo pubblico. Quando pubblicai l’audio su Notte Criminale, decisi di 'nascondere' alcuni termini offensivi nei confronti di Emanuela, del cardinale Casaroli e di Giovanni Paolo II. E li nascosi per evitare il pubblico ludibrio nei confronti dei protagonisti di questo racconto che ancora è congettura”.

 

Nel corso della puntata la Sciarelli ha più volte sottolineato il termine offensivo usato da Marcello Neroni: “È pur sempre un criminale che parla, non un signore di Roma Nord, ciò che dice va limato. Non ha molto senso lasciarsi sconvolgere dal suo gergo. Federica Sciarelli è una giornalista di lungo corso, non una sprovveduta: non capisco perché fosse così sconvolta, considerata la sua esperienza” continua Ambrosini. “Lei ha volutamente ripetuto quella parola, che è nella logica e nel linguaggio di un personaggio il cui spessore criminale è stato appurato nel tempo, con l’aggravante di non sapere di essere registrato. E l’ha ripetuta giustamente indignandosi, creando però un pregiudizio sulle parole di Neroni”.

 

Secondo Ambrosini, la conduttrice avrebbe enfatizzato il linguaggio scurrile di Neroni per smontare la veridicità delle sue dichiarazioni nell’audio. Il giornalista del blog “Notte criminale” parla della figura di Neroni ritenendolo attendibile in quanto “non può essere un personaggio minore, lui il nodo di collegamento tra forze dell’ordine e la criminalità, lui sa molto. È un personaggio vissuto a cavallo tra il mondo di mezzo e il mondo di sotto. Aveva rapporti forti sia con i criminali che con parte delle istituzioni, era a metà. Di conseguenza, è credibile perché nella sua vita ha attraversato questi mondi”. Ambrosini chiude con una considerazione sulle parole del criminale e sul ruolo chiave del Vaticano sul caso Orlandi: “Di fondo il racconto è credibile, nelle specifiche sarebbe da provare e confermare ma solo il Vaticano sa la verità. Solo lì dentro sanno e possono verificare”.

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