Choc a Milano
Cosa è successo alla stazione di Milano Centrale: donna violentata in ascensore, fermato un uomo
"Picchiata a sangue e stuprata" all'alba dentro a un ascensore della stazione Centrale di Milano. È il racconto che una donna straniera di 36 anni ha fatto ai magistrati di Milano che indagano su una violenza sessuale avvenuta giovedì mattina nel principale scalo ferroviario della città. In manette è finito un 27enne marocchino, privo di documenti, fermato come indiziato di delitto e trasferito in carcere a San Vittore con l'accusa di violenza sessuale. La vittima è una turista di passaggio a Milano. Arrivava dalla Norvegia (ma non è del Paese scandinavo) ed era pronta a salire sul treno delle 6 del mattino diretto a Parigi quando - con una dinamica ancora al vaglio degli inquirenti - sarebbe stata trascinata con i bagagli all'interno di un vano ascensore nel principale scalo ferroviario milanese e, una volta dentro, costretta a un rapporto sessuale. A chiamare soccorsi e Polizia ferroviaria una guardia giurata che ha trovato la donna - subito condotta in ospedale - in stato di shock. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l'intera scena.
Nelle immagini acquisite dopo i fatti si vede la donna che, durante l'aggressione, tenta disperatamente di resistere dimenandosi e chiedere aiuto premendo il pulsante di allarme dell'ascensore. Proprio la videosorveglianza ha permesso agli investigatori coordinati dal sostituto procuratore di Milano, Alessia Menegazzo (di turno in Procura al momento dei fatti) e all'Aggiunto Letizia Mannella che coordina il Dipartimento 'fasce deboli' di identificare il presunto aggressore. Mistero sulla reale identità e le generalità del 27enne a cui è stato assegnata d'ufficio la difesa dell'avvocato Valentina Scandale: il giovane era privo di documenti e ha fornito nel tempo diversi alias che sono ora al vaglio degli inquirenti. Nel pomeriggio è stato interrogato in corso di porta Vittoria davanti alla gip di Milano, Patrizia Nobile, che ha 48 ore di tempo per convalidare il fermo. L'ordinanza sarà depositata con ogni probabilità fra sabato e domenica.