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Chi salta in Rai? A un passo dalle nuove nomine

Domenico Alcamo

Oscurata nelle ultime settimane dalla partita sulle governance delle aziende quotate, c’è un’altra partita che catalizza, in questi giorni, l’attenzione della politica. Ed è quella per le nomine Rai. Dove si rincorrono volti e caselle per i nomi che sarebbero pronti ad andare in cabina di pilotaggio di Tg e segmenti settoriali. Anche questo, dunque, costituisce un campo d’esordio del centrodestra a trazione meloniana. Uno scenario in cui vedono prefigurarsi alcune conferme e qualche novità.

Molto probabilmente, a prescindere dal fatto se rimarranno nelle attuali testate o meno, conserveranno una direzione Nicola Rao (attuale guida Tg2) e Paolo Petrecca (Rainews24), nomi, entrambi, su cui c’è il gradimento di Fratelli d’Italia. Così come Angela Mariella, data per vicina alla Lega e attuale direttore di Isoradio. Osservato speciale per ulteriori “upgrade” di testata è poi Antonio Preziosi. Nome gradito a Forza Italia, autore prolifico di saggi sul mondo cattolico, è l’attuale direttore di Rai Parlamento. Molta attenzione, poi, anche su una figura esterna, il direttore dell’Adnkronos, già alla guida del Tempo, Gian Marco Chiocci. Secondo molti rumors Giorgia Meloni lo vedrebbe bene al timone del Tg1.

Tornando in azienda, una sorpresa potrebbe arrivare da Maria Antonietta Spadorcia, attuale vicedirettore del Tg2. Una lunga esperienza di giornalismo parlamentare la rende molto trasversale nel centrodestra, interlocutrice diretta di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ha consensi anche in Forza Italia. Per questo potrebbe rientrare nel puzzle delle direzioni. A sinistra, invece, se il Movimento 5 Stelle potrebbe puntare su Giuseppe Carboni, già direttore del Tg1, il nome solido cui guarda il Pd, invece, sarebbe l’attuale direttore del Tg3 Mario Orfeo.