Mail "sei sotto indagine", occhio alla truffa: cosa fare se la ricevi
Ciclicamente torna a fare capolino nelle caselle mail degli italiani, con qualche piccola variazione. A volte il mittente sembrano essere i carabinieri, altre volte l'Europol, nell'ultima versione, quella segnalata negli ultimi giorni, sembra arrivare dalla polizia postale. È una mail truffa, in gergo phishing, a cui non bisogna assolutamente rispondere o cliccare sui link presenti nella comunicazione.
La mail confezionata dai cybercriminali cita un sedicente "Dipartimento di investigazione criminale" che informa il destinatario di essere oggetto di un fascicolo di inchiesta con tanto di numero di protocollo. Ovviamente, la notizia che si è indagati per gravi reati come la pedofilia o la violenza sessuale è del tutto falsa. La comunicazione intima: "Sei sotto accusa, rispondi subito alla polizia", e cita vari articoli del codice penale e altre false informazioni - del tutto inventate - sulla fantomatica inchiesta.
Altre versioni di questa mail circolate recentemente invitano i destinatari a pagare somme di denaro nell'ordine di qualche migliaio di euro per bloccare il fantomatico procedimento penale in una improbabile transazione amichevole. Naturalmente è solo un tentativo di truffa, seppur molto pericoloso soprattutto se l'utente cade nel tranello e invia al malintenzionato i propri dati personali, di carte di credito e via dicendo. Si ribadisce, per tanto, di non interagire in nessun modo come comunicazioni di questo tipo: le notifiche di indagini in corso della giustizia non arrivano via mail.