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Anglicani dicono messa nella Basilica, scoppia il caso: "Il vescovo sullo scranno del Papa"

Un fatto "increscioso" che rischia di diventare un caso tra la Chiesa di Roma e quella di Londra. Martedì 18 aprile un gruppo di una cinquantina di preti anglicani ha celebrato una messa nella basilica papale di San Giovanni in Laterano, circostanza vietata dal diritto canonico. Ma come è potuto accadere? Alla base ci sarebbe un cortocircuito comunicativo che tuttavia non fa diminuire lo sconcerto negli ambienti vaticani. 

 

"Il capitolo Lateranense esprime profondo rammarico per quanto avvenuto martedì 18 aprile, all’interno della basilica di San Giovanni a Roma", spiega  monsignor Guerino di Tora, vicario dell’arciprete della basilica, in un nota in cui spiega che "un gruppo di 50 sacerdoti, accompagnato da loro vescovo, tutti appartenenti alla comunione anglicana, hanno celebrato sull’altare maggiore della cattedrale di Roma, contravvenendo alle norme canoniche". Monsignor Di Tora ha anche spiegato che "l’increscioso episodio è stato causato da un difetto di comunicazione".

 

Secondo quanto ricostruito dal Messaggero, il gruppo di preti era di passaggio a Roma e uno di questi avrebbe chiesto a un religioso romano di trasmettere al Laterano la richiesta di celebrare messa. Ambasciata che sarebbe stata fatta senza specificare che si trattava di un gruppo di protestanti. L'equivoco potrebbe essere frutto di un'incomprensione dovuta alla lingua o di un cortocircuito nella comunicazione tra Londra e Roma. Il fatto "increscioso", viene ricostruito, sarebbe stato peggiorato da una circostanza che ha dell'incredibile: il vescovo a capo della delegazione anglicana durante la funzione si sarebbe seduto proprio sullo scranno riservato al Papa. Il caso avrebbe provocato imbarazzato anche a Santa Marta, dove risiede Papa Francesco.