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Guerra del pesto, 7 tonnellate prodotte negli Usa da Giovanni Rana sequestrate a Genova

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Scontro sul pesto, sequestrati nel porto di Genova dagli Ispettori di frontiera del Ministero della Salute 7 tonnellate di prodotto. Alla base presunte irregolarità relative alla legge europea sugli alimenti e un contenzioso che riguarda il brand Giovanni Rana. Il pesto in questione, come ricostruito da Repubblica, è prodotto in Illinois, negli Stati Uniti, da Rana Meal Solutions, stabilimento che la Pastificio Rana spa ha aperto all’estero.

Le autorità hanno fermato il carico destinato ai discount francesi e spagnoli della multinazionale statunitense Costco perché il pesto prodotto in America da Rana aveva sulla confezione la dicitura Dop e la scritta: “Basil pesto. 100% Imported italian basil Dop - Genovese Basil”. Questo quando la legge italiana in vigore stabilisce che è “vietato l’uso di indicazioni geografiche e di denominazioni di origine nei marchi commerciali”.  Ma  l’azienda fondata da Giovanni Rana ha chiesto la sospensione e l’annullamento del provvedimento scattato ormai il 27 gennaio. 

I legali del Pastificio Rana contestano “la totale genericità dell’addebito, non è dato capire in cosa il controllo non sarebbe stato soddisfacente”. E spiegano che le 7 tonnellate di condimento erano dirette allo stabilimento di San Giovanni Lupatolo in provincia di Verona e destinate a Costco, che avrebbe rifornito le filiali francesi e spagnole con il marchio Kirkland. In attesta di sapere come sarà accolto il ricorso, le sette tonnellate di pesto restano sequestrate a Genova. 

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