Pentagon leaks, Magri: "C'è qualcosa di strano". Jack Teixeira, cosa non torna
Alla base della clamorosa fuga di notizie di documenti classificati dell'Intelligence americana ci sarebbe un 21enne aviatore della Guardia nazionale del Massachusetts. Le immagini del suo arresto hanno fatto il giro del mondo così come i documenti trafugati e diffusi online riguardanti, fra le altre cose, anche la guerra in Ucraina. Jack Teixeira, questo il suo nome, lavorava come tecnico informatico al supporto tecnologico della base della Air National Guard a Cape Cod, in Massachusetts. A commentare il caso clamoroso e quanto sappiamo finora p Paolo Magr, vicepresidente esecutivo dell'ISPI e docente di Relazioni Internazionali all'Università Bocconi. Nel corso della puntata di venerdì 14 aprile di Agorà, su Rai3, il professore afferma che fino a qualche ora fa ci si interrogava se alla base della fiuga di notizie ci fossero i servizi segreti russi o cinesi, "i servizi deviati americani un progetto politico come era stato quello di Edward Snowden - commenta Magri - Ecco che ci ritroviamo il figlio dei vicini di casa che anziché rompere il lampione con la fionda prima trascrive puoi fotografa documenti riservati e li carica su una piattaforma dove per settimane nessuno se ne accorge. E poi a un certo punto succede quello che stiamo commentando".
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Insomma, "c'è qualcosa di strano ma è comunque gravissimo", continua Magri. Gravissimo "che un ragazzino di 21 anni che non è neanche della Difesa ma della Guardia Nazionale, informatico, posso avere accesso a tutto ciò". Il prof sottolinea il fatto che per chiedere un documento in un consolato americano si ci deve sottoporre a rigide misure di sicurezza. È lecito domandarsi se questo valga anche per chi ha a che fare con l'accesso a documenti top secret.
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Tra l'altro "ci sono un milione e 250mila persone tra militari e contractors che hanno accesso alle informazioni riservate Usa", ricorda Magri. Insomma, c'è un "problema" di "sottovalutazione" e "una falla nel sistema" se un "ragazzino di 21 anni anziché usare la fionda possa costringere il mondo a discutere di informazioni riservate che escono durante una guerra". Insomma, "è un problema serio e sicuramente al di là della l'assicurazione fanno gli americani in questo momento lo considerano un problema serio anche loro", spiega l'esperto.